Stressati? Lo dicono anche gli occhi!
In questo periodo, complici il vento e i primi pollini che circolano nell’aria, non è raro sentire gli occhi che bruciano. Arrossamenti, prurito, sensazione di corpo estraneo all’interno dell’organo della vista sono alcuni dei segnali che accompagnano il bruciore oculare.
Si tratta di sintomi spesso risolvibili in pochi giorni grazie ai farmaci di automedicazione, applicabili localmente come, ad esempio, i colliri. Tuttavia, non solo capita che gli occhi reagiscano agli attacchi esterni attraverso i classici sintomi di una infiammazione ma essi possono diventare davvero lo “specchio” della nostra salute, perché sono in grado di essere veri e propri indicatori dello stato di tensione e dello stress che, se prolungato nel tempo, mette a rischio il nostro benessere fisico e mentale. In tal senso, non ci sono dubbi che la formula “a me gli occhi” potrebbe diventare in futuro uno strumento validissimo per comprendere quando siamo stressati.
A dirlo è una ricerca condotta all’Università del Missouri che ha preso in esame diversi lavoratori, impiegati in diverse funzioni, tutte estremamente importanti, e quindi caratterizzate da significativo impegno in termini di responsabilità, concentrazione e tensione per evitare il rischio di errori. Lo studio è apparso sulla rivista scientifica International Journal of Human-Computer Interaction.
Per dimostrare come l’occhio possa rivelare lo stato di tensione di chi si occupa di prestazioni particolarmente complesse, gli scienziati americani hanno preso in esame le attività della pupilla, sfruttando un sistema già impiegato dai tecnici della Nasa per valutare le reazioni degli astronauti. Seguendo quanto accadeva alla pupilla, gli esperti hanno messo in correlazione la complessità delle funzioni di ognuno con i movimenti delle pupille.
Quando i compiti da eseguire erano semplici, gli occhi si muovevano con regolarità. Ma se l’impegno cresceva e soprattutto entravano in gioco elementi esterni, le pupille si muovevano in modo sempre meno regolare, quasi incontrollato.
Insomma, gli occhi e il movimento frenetico delle pupille potrebbero essere un campanello d’allarme ulteriore del nostro stress e ricordarci che a volte bisogna rallentare e concedere al nostro organismo il giusto riposo, fisico e mentale.
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