Tosse notturna, quali sono le cause? Come calmarla e dormire in pace
La tosse è un riflesso del nostro organismo, che così si difende espellendo sostanze estranee che entrano a contatto con le mucose delle vie respiratorie. Quali le potenziali cause? Sicuramente ambientali, come sbalzi di temperatura, sole e pioggia che si alternano, inquinamento atmosferico in costante crescita, soprattutto nei centri cittadini assediati dallo smog. In tutti questi casi, il polmone inizia a “parlare”. Anche di notte. Non stiamo ovviamente facendo riferimento a una voce che si sente e che scandisce parole chiare. Ci riferiamo alla “voce” del polmone, visto che così Ippocrate chiamava la tosse. Un fastidio che, come detto, può comparire anche la notte e che non sempre dipende dall’apparato respiratorio. Per questo occorre molta attenzione al disturbo, anche se, nella maggior parte dei casi, è passeggero e può essere controllato con i farmaci di automedicazione ad azione antitussiva.
Le cause ambientali della tosse notturna
Per la tosse notturna, spesso persistente anche quando si dorme, l’ambiente ha sicuramente un peso importante: respirare aria poco pulita (per esempio a causa del fumo di sigaretta), inquinata, eccessivamente secca per l’uso di condizionatori in estate o del riscaldamento eccessivo in inverno, certo non aiuta a limitare gli accessi di tosse, anche durante la notte. Tossire di notte, per una irritazione di faringe o laringe o anche per una irritazione bronchiale, è un fenomeno abbastanza comune che può, a seconda delle condizioni ambientali, riguardare tutti e che diventa particolarmente frequente e fastidioso in soggetti allergici alla polvere o asmatici, o in caso di occasionali disturbi alle vie respiratorie
La posizione supina sovente rende lo stimolo della tosse più persistente e quindi fastidioso, impedendo spesso di riposare.
Che cosa è la tosse
La reazione della tosse, in realtà, pur se un disturbo fastidioso, va letta come un’operazione di pulizia, quindi una azione difensiva da parte dell’organismo. Infatti, grazie a questo meccanismo naturale le vie respiratorie si ripuliscono di impurità, polveri, sostanze nocive ambientali, microorganismi patogeni. Quando c’è bisogno di questa ondata di pulizia, parte un’improvvisa e rumorosa espulsione d’aria delle vie aeree superiori, che fa vibrare le corde vocali e genera così il classico suono del colpo di tosse. Stando agli studi di fisiologia dell’apparato respiratorio, l’aria emessa da un colpo di tosse viaggia alla velocità di 600/800 chilometri l’ora. Tossendo, anche di notte, la persona ripulisce i bronchi e consente un regolare passaggio dell’aria inspirata.
Il meccanismo di controllo della salute dei bronchi e delle vie respiratorie è molto efficace. In primo luogo, opera la cosiddetta “clearance” mucociliare, ovvero un sistema di pulizia messo in atto dalle ciglia delle cellule della mucosa dei bronchi. Queste, muovendosi come tante impercettibili setole di una scopa, hanno il compito di “frenare” l’avanzata delle particelle inspirate e poi di eliminarle, spingendole verso l’esterno.
Per ottenere questo risultato di espulsione occorre che venga prodotto il fluido biologico e cioè il muco, entro cui vengono “intrappolati” gli elementi esterni. Le “ciglia” che stanno sulla sommità delle cellule dei bronchi spostano progressivamente il muco formatosi verso l’alto. È solo a questo punto che una piccola quantità di muco viene eliminata attraverso il colpo di tosse.
Quando la tosse nasce più in alto rispetto ai bronchi, magari per un fastidio legato a un’infiammazione della laringe o della faringe, l’impulso a tossire nasce da un fenomeno irritativo che si caratterizza per una tosse più stizzosa e secca.
La tosse notturna: attenzione all’acidità di stomaco
Può sembrare strano, ma anche un’eccessiva acidità di stomaco e comunque la presenza di un reflusso gastroesofageo possono dar luogo a colpi di tosse, che si sviluppano soprattutto la notte, visto che la posizione supina e sdraiata può accentuare il rischio di “ritorni” dell’acido verso la bocca, soprattutto se favoriti dall’assunzione di cibo che mette in difficoltà l’apparato digerente. Si tratta di una condizione ben nota a chi soffre di pirosi e rigurgito acido verso l’alto. Per pirosi – o più comunemente acidità di stomaco – si intende un bruciore che si irradia dal margine superiore dell’epigastrio alla gola, lungo la regione retrosternale. È in genere intermittente e può essere determinato, dall’assunzione di sostanze irritanti (per esempio, spremuta di arancio). Per rigurgito si fa riferimento al ritorno dei contenuti gastrici alla bocca, spesso accompagnato da una sensazione di sapore acido o amaro in gola, bruciore alla lingua o alle labbra, sensazione di cattivo sapore in bocca. Il reflusso gastrico purtroppo è responsabile di molti disturbi a carico delle vie aeree superiori e dei polmoni. I disturbi orofaringei indotti da questa condizione sono molto più frequenti di quanto si ritenga abitualmente. Le principali manifestazioni sono: mal di gola, raucedine, tosse cronica presente anche di notte.
Come curare la tosse notturna
Se la tosse notturna si mantiene nel tempo occorre sempre fare riferimento al medico anche per capire da cosa si origina il disturbo.
Se il sintomo è solo occasionale, i farmaci di automedicazione possono essere di grande aiuto, ricordando anche che le caratteristiche della tosse possono aiutarci a comprendere se il medicinale più adatto da assumere può essere un se un sedativo della tosse quando la tosse è secca o piuttosto un espettorante o un mucolitico che aiuti a rendere più fluido e facilmente eliminabile il muco che ci disturba, qualora questo sia presente.
Prevenzione e rimedi naturali per calmare la tosse notturna
Per il resto, la tosse notturna può anche essere contrastata anche attraverso semplici rimedi della nonna, come i classici suffumigi (magari con erbe che possano aiutare a sciogliere il muco), o con misure mirate all’ambiente in cui viviamo per pulire l’aria, attraverso un adeguato ricambio o per evitare che essa sia troppo secca, favorendo l’irritazione della gola. Una buona umidificazione dell’ambiente, magari anche utilizzando il classico straccio bagnato quando si accendono i termosifoni, può essere d’aiuto.
Attenzione va fatta anche alla respirazione: se si riesce ad inspirare con il naso invece che con la bocca aperta si rischia di meno di creare una fastidiosa secchezza del cavo orale e degli organi sottostanti.
Tra gli altri consigli utili, ricordate sempre che è importante riposare supini perché a pancia in giù l’albero respiratorio rischia di lavorare peggio e quindi è più facile che compaia la tosse.
Per chi infine ha problemi digestivi, tenete presente che una cena leggera e senza alcolici può aiutare a non appesantire lo stomaco, soprattutto se si soffre di reflusso gastroesofageo, aiutando a contrastare la tosse notturna.
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