Tra fobia e morsi, difendiamoci dai ragni!
Videogiochi per scacciare la paura e farmaci di automedicazione per limitare i danni dei morsi. E’ una sorta di “doppia” strategia, da un lato psicologica e dall’altro fisica, quelle che può aiutarci a convivere con i ragni, così frequenti in queste giornate estive, specie se si scelgono le gite in montagna e in campagna o ci si avventura in bivacchi in tenda. Certamente ciò che può infastidire chiunque – a prescindere dalla paura verso questi insetti – sono i loro morsi. Quasi sempre l’esito dei loro “attacchi” è rappresentato da piccoli ponfi arrossati apparentemente inspiegabili. Non c’è da preoccuparsi troppo. In Italia esistono solo poche specie di ragni velenosi e il loro morso non è molto frequente: è il caso ad esempio del ragno violino, della tarantola, del ragno dal sacco giallo o della malmignatta. Un incontro ravvicinato di questo tipo è però raro e qualora dovesse avvenire, sempre cercare immediata assistenza sanitaria. Molto più probabile comunque, nelle vacanze in tenda e nelle baite di montagna è trovarsi a fare i conti, soprattutto di notte, con gli effetti della visita di ragni domestici o simili, innocui ma in grado di creare piccoli fastidi cutanei, soprattutto nei bambini. I segni e i sintomi sono molto precisi: l’area in cui è avvenuto il morso si presenta arrossata e più o meno gonfia. Oltre ad applicare un cubetto di ghiaccio o del cotone imbevuto di acqua fredda, si può fare affidamento sui farmaci di automedicazione, ad azione antistaminica e antipruriginosa che possono essere applicati localmente o essere assunti per via generale quando al “segno” si associa un forte prurito. In genere dopo pochissimo tempo, grazie a questi semplici rimedi la situazione torna alla normalità e la pelle vince il prurito e l’infiammazione determinata dallo sostanze nocive. Attenzione però: se si forma una macchia violacea o la ferita non si rimargina è meglio parlarne con il medico, per pensare a trattamenti mirati. Se sul fronte del fisico il contatto ravvicinato con questi animali è quindi gestibile, anche se andrebbe sempre evitato, per chi soffre di aracnofobia ovvero teme in modo quasi “patologico” la sola vista dei ragni, la situazione appare più complessa. E magari potrebbe aiutarci anche un videogioco. L’originale terapia a base di videogames per vincere le paure più irrazionali, come la comunissima claustrofobia e la più rara, aracnofobia, potrebbe essere una soluzione efficace per i fobici. Almeno così la pensano i ricercatori dell’Università del Quebec in Canada, che hanno voluto provare quanto videogiochi appositamente studiati possano favorire la guarigione dei più “paurosi”. Il principio di base del lavoro degli studiosi è semplice: occorre creare un ambiente virtuale, come appunto può essere quello costruito sullo schermo di un personal computer, in grado di indurre stimoli mirati sul fobico che, quindi, impara a confrontarsi con situazioni ostili, e piano piano riesce a farsi una ragione delle proprie ansie e quindi a gestirle. I ricercatori canadesi hanno voluto condurre un’indagine clinica su tredici aracno-fobici e tredici soggetti normali comparando gli effetti dell’utilizzo di videogames studiati ad hoc, come Half Life che riesce a far viaggiare in una realtà virtuale carica di ragni. Gli effetti dell’originale trattamento sono stati registrati attraverso speciali scale psicologiche in grado di spiegare le diverse risposte ottenute, e i risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista “Cyber Psychology and Behavior”. La ricerca ha infatti dimostrato l’efficacia dei giochi virtuali per insegnare al cervello a gestire meglio le paure derivanti da fobie come il timore dei ragni…
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