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Troppo smartphone equivale a mal di testa più frequenti?

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Al momento non ci sono dati certi, ma parrebbe che l’eccessivo impiego di smartphone e tablet, accentuato dalla pandemia da Covid-19, possa avere un influsso negativo in chi è soggetto ad alcune forme di cefalea. Come documenta una ricerca pubblicata su Neurology, complici il lockdown e le difficoltà a incontrare altre persone, l’aumento di casi di emicrania o cefalea tensiva potrebbe essere correlato all’eccessiva quantità di tempo passato davanti aI dispositivi tecnologici. Lo studio ha considerato un campione di 400 persone con cefalea primaria, definizione che comprende sia le forme più gravi, come la classica emicrania, sia la cefalea tensiva, condizione molto più diffusa. Attraverso una serie di questionari, è emerso che i soggetti più soliti all’impiego dello smartphone, di tablet e dispositivi elettronici, mostravano anche una percentuale più elevata di episodi dolorosi.

Nel caso in cui si trattasse di un dolore occasionale, che compare in situazioni di particolare stanchezza o stress, il mal di testa può essere affrontato con successo facendo ricorso ai farmaci di automedicazione, ad azione analgesica e antinfiammatoria, capaci di lenire il fastidio. Se invece il problema è ricorrente, oltre a ricordare di diminuire l’utilizzo di dispositivi elettronici, è sempre fondamentale il consiglio del medico.