Quella vitamina che aiuta contro il raffreddore di stagione
Spremute di agrumi ma non solo: ecco i benefici della vitamina C. Naso che cola, starnuti, debolezza. E’ periodo di raffreddore, visto che tanti virus sono in circolazione e che si passa continuamente da ambienti riscaldati a esterni gelidi. E allora, tutti lo dicono: via libera a spremute, macedonie e chi più ne ha più ne metta. Scopo principale: rifornire il corpo di vitamina C. Di norma l’alimentazione basta e avanza per dare il quantitativo vitaminico necessario. Tuttavia, ci sono persone per cui le normali quantità di vitamina C possono rivelarsi insufficienti. In questi individui, secondo alcune ricerche, disporre di maggiori quantità di vitamina C può addirittura abbassare il rischio di andare incontro ad un raffreddore o può contribuire a farne durare di meno i sintomi. Semaforo verde, quindi, ad un surplus oltre che di agrumi, di vegetali. Un particolare bisogno può esistere per chi non vuol proprio perdere il brutto e anti-salutare vizio di fumare, visto che ogni sigaretta può distruggere fino a 100 milligrammi di vitamina, aumentandone così il fabbisogno. Proprio per la sua azione protettiva, la vitamina C è presente in molti farmaci di automedicazione contro il raffreddore e i sintomi influenzali. Ma a cosa deve la vitamina C l’effetto benefico nel contribuire a difenderci dall’attacco dei virus stagionali? Una volta nell’organismo, essa stimola la produzione di interferone, una sostanza naturale che potenzia le difese del corpo. Ma non solo: pare anche che favorisca la produzione di anticorpi e contribuisca a rafforzare la funzione dei fagociti, gli speciali globuli bianchi che hanno il compito di “mangiare” i batteri. Senza dimenticare l’effetto anti radicali liberi, che combatte l’invecchiamento cellulare.
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