I benefici di cani e gatti sulla salute dei bambini
Animali da compagnia come un cane o un gatto rappresentano veri e propri amici a quattro zampe per tutti, anche e soprattutto per i bambini.
Infatti la presenza in casa di un animale domestico è sicuramente positiva per il benessere dei più piccoli, sia sul fronte fisico sia, soprattutto, su quello psicologico: sin dalla più tenera età i bimbi sono infatti in grado di instaurare un rapporto emotivo molto particolare con gatti e cani che vivono con noi in quanto riescono ad adattarsi all’animale e a riversare sulla bestiola il proprio amore, prendendosene cura, soprattutto quando diventano più grandicelli.
Perché è importante insegnare ai bambini il rispetto verso gli animali domestici
Per i genitori, si tratta di un impegno importante, anche perché il bimbo deve prendere coscienza che l’animale non è un oggetto ma un essere vivente. Il bambino deve quindi imparare a conoscerne le caratteristiche e a rispettarlo, giocandoci quando il pet è predisposto ma senza, ad esempio, disturbarlo o abbracciarlo in modo eccessivo, perché l’animale potrebbe anche reagire con morsi o graffi.
Quindi, se da un lato la presenza di un amico a quattro zampe è un prodigioso stimolo per lo sviluppo del bambino anche sul versante della responsabilizzazione oltre che della relazione, è importante proteggere l’animale dalla possibile invadenza del bimbo, soprattutto se è ancora molto piccolo.
I benefici di un cane o di un gatto sulla vita dei bambini (e non solo)
Avere un cane aumenta il tempo di attività fisica giornaliera
Il cane che ha voglia di muoversi può essere di grande aiuto per i bambini. Non ci credete? Pensate al problema del sovrappeso e dell’obesità infantile e adolescenziale. Il valore della “cinoterapia” anti-grasso è documentato da uno studio degli esperti dell’Università della Virginia, che hanno condotto una ricerca su 618 adolescenti negli Usa, pubblicata su American Journal of Preventive Medicine. L’indagine dimostra che per i giovani la sola presenza del cane, magari anche da salotto, induce un incremento medio di quasi tre minuti sull’attività fisica giornaliera. Sembra poco, visto che sarebbe necessaria almeno un’ora al giorno di movimento ma in termini di sane abitudini è davvero molto, anche perché grazie a Fido i giovani sono comunque portati a fare movimento, elemento spesso “carente” tra abitudini di vita dei più giovani. La ricerca, peraltro, conferma uno studio condotto in Australia qualche tempo fa, da cui emergeva che negli adulti la classica passeggiata per portare fuori Fido era uno strumento efficace per assicurare quel pizzico di attività fisica che non dovrebbe mai mancare.
I benefici per l’umore e l’autocontrollo
La scienza e la pratica oggi offrono molti esempi del beneficio che la convivenza con un animale domestico può offrire sul lato dell’umore a conferma delle ipotesi formulate nel secolo scorso dello psichiatra Boris Levinson Lavorando con un bambino autistico, lo studioso si rese conto che il suo cane offriva al bimbo la possibilità di proiettare le proprie sensazioni interiori creando meccanismi di scambio affettivo e di gioco che rendevano più piacevoli le sedute e favorivano i miglioramenti del piccolo paziente. Oggi le ricerche dicono che il rapporto affettivo ed emozionale che si crea tra essere umano e animale non induce solamente un miglioramento del benessere psicologico, ma può addirittura contribuire a ridurre i battiti cardiaci accelerati dallo stress e la pressione del sangue.
L’originale trattamento appare utile soprattutto per anziani e i bambini. Per i primi la presenza costante di un essere vivente al fianco può aiutare a superare momenti di solitudine e difficoltà, oltre che dare uno scopo preciso, in termini di accudimento, all’esistenza stessa della persona. Infatti, specie per chi vive da solo, il semplice pensare all’alimentazione del gatto o del cane può essere una molla per superare eventuali difficoltà psicologiche, legate soprattutto al senso di “abbandono” che, in caso di difficoltà, si può manifestare. L’animale, infatti, fornisce una dose quotidiana di affetto e sicurezza. Nel caso dei bambini, invece, la conoscenza dell’amico a quattro zampe può portare ad una migliore comprensione delle proprie emozioni e alla crescita dell’autocontrollo. E non solo perché il gatto o il cane diventano un “oggetto” d’affetto, su cui si possono scaricare eventuali tensioni accumulate in famiglia ricreando una specie di “ambiente protetto”, ma anche perché imparando a comprendere le intime sensazioni dell’animale, ad esempio il ringhio del cane quando è stanco di giocare, il bambino impara a capire di più sé stesso e quanto avviene intorno.
I benefici per i bimbi malati
La convivenza del bimbo, specie se ha problemi di salute seri, con un animale è estremamente positiva.
Giocare con animali e accudirli favorisce il miglioramento dell’umore del bambino ricoverato o comunque malato e, di conseguenza, dei suoi genitori, ma non solo. L’effetto benefico di un contatto fisico ed emozionale con animali domestici si riflette anche sui parametri clinici come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e la produzione di cortisolo favorendo anche una più agevole gestione del dolore derivante da procedure diagnostiche.
Animali domestici e piccoli incidenti domestici
In ogni caso, occorrono anche le giuste cautele per preservare il benessere e la salute dei bambini, evitando spiacevoli (e in qualche caso, comuni) incidenti domestici e potenziali disturbi di salute che possono nascere dalla convivenza con i nostri animali. Insomma: il rapporto costi/benefici di avere cani o gatti domestici è certamente positivo ma con qualche accortezza per proteggere al meglio tutti i cuccioli di casa.
La presenza di un animale in casa rappresenta un rischio potenziale sia per malattie infettive oltre che per allergie e diversi incidenti “da contatto”.
Per questo bisogna puntare sull’igiene: in prevenzione è importante lavare bene e con guanti di gomma tutto ciò che a che fare con l’animale, ricordando ai bimbi di non baciare o lasciarsi leccare dagli animali, né di portare le mani alla bocca dopo aver toccato l’animale.
Il pelo, la saliva o le unghie potrebbero infatti trasmettere germi o altri agenti potenzialmente infettanti. In tal senso attenzione anche a piccoli incidenti derivanti da morsi o graffi. In questi casi, bisogna procedere immediatamente pulire con accortezza, disinfettare e proteggere la parte lesa, applicando se necessari farmaci ad azione antisettica e battericida.
E per quanto riguarda le allergie?
Va tenuto presente anche il rischio di allergie. Sebbene, secondo una ricerca condotta a Detroit e apparsa su Clinical and Experimental Allergy, venire a contatto con un animale domestico sin dalla più tenera età può ridurre il pericolo di andare incontro ad allergia con la crescita, resta vero che secondo alcuni studi, in particolare con i gatti, almeno il 5% dei soggetti che entrano in contatto questi animali potrebbe sviluppare i classici segni della rinite, come naso chiuso, starnuti ripetuti o naso che cola. Ovviamente con i farmaci di automedicazione ad azione anti congestionante e antistaminica si può controllare il quadro, quando ovviamente il disturbo è solo occasionale.
Ma per chi è allergico fido o il micio possono nascondere qualche insidia.
Attraverso consigli pratici e informazioni chiare, ci dedichiamo a educare e guidare verso scelte di vita quotidiana consapevoli, promuovendo un benessere semplice e duraturo.