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Quando il vento influenza il benessere: le anemopatie

Quando il vento influenza il benessere: le anemopatie

Il 15 giugno si celebra il vento. Un agente atmosferico che può dare fastidio quando soffia forte ed impetuoso ma che, specie in presenza di caldo estivo rinfresca e offre un sollievo. Ma avete mai pensato che esistano le anemopatie? E sapete di cosa si tratta? Sono vere e proprie patologie indotte dal vento. Esse dipendono fanno dai mutamenti del campo elettrico atmosferico, capaci di interferire con l’organismo umano. Ad esempio, i venti caldo-secchi che nell’attrito contro gli ostacoli montuosi, come accade per il Phoen, acquistano una elevata carica positiva, possono generare fastidi. Per chi risente di questa situazione, le variazioni nell’elettricità presente nell’aria possono, infatti, determinare la comparsa di difficoltà respiratorie, oltre a rendere più difficile il riposo notturno. Addirittura, in persone particolarmente sensibili, il cuore batte più velocemente e anche la respirazione si fa affannosa anche senza la sollecitazione di uno sforzo. Il cuore, controllato da finissimi meccanismi elettrici, è infatti un organo-bersaglio per le anemopatie.

Nella sindrome da scirocco, il vento che viene dal Sahara e diventa sempre più caldo, le palpitazioni sono il sintomo più comune. A volte vengono accompagnate da dolore al torace, capace di simulare una crisi anginosa. Il rischio è maggiore per chi è ipertiroideo, con la tiroide che lavora troppo e quindi accelera il metabolismo dell’organismo, aumentando anche il ritmo dei battiti cardiaci. Insomma: a tutte le età, fate attenzione quando c’è vento. Chi risente delle condizioni meteorologiche, trova nelle folate un elemento che può creare un pizzico di disagio, influendo sul benessere.