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Quando la casa “toglie il respiro”

Quando la casa "toglie il respiro"
Chi vive in ambienti eccessivamente “risparmiosi” sotto l’aspetto energetico, con un ricambio limitato d’aria, in caso di asma o allergie può trovare proprio nella propria abitazione un nemico. E’ la conclusione di una ricerca condotta all’Università di Exeter pubblicata su Environment International, valutando la condizione delle case e la salute di chi vive in 700 abitazioni a Cornwall, nel Regno Unito. Lo studio dimostra come le persone che vivono nelle strutture ad alta efficienza energetica presentano un rischio maggiore di problemi alle vie respiratorie e asma. Addirittura, se tra le mura domestiche sono presenti muffe, il pericolo di andare incontro a difficoltà respiratorie ed allergie respiratorie appare addirittura raddoppiato. Ovviamente, gli elementi che possono favorire l’irritazione delle vie respiratorie sono moltissimi, e non si trovano solo nelle abitazioni. Occorre fare attenzione a ossido nitroso e monossido di carbonio che viene dai fornelli a gas, alla formaldeide dai mobili, all’ozono da fotocopiatrici e stampanti laser negli uffici. Se si sommano a questi fattori funghi e muffe che potrebbero annidarsi nelle aree più umide delle abitazioni, oltre agli immancabili virus e batteri di stagione, si ottiene un cocktail potenzialmente pericoloso per bronchi e polmoni delle persone più “deboli”. Consiglio pratico: non dimenticate mai di spalancare le finestre per arieggiare l’ambiente e limitare i rischi! In caso di allergia, occorre ricordare sempre l’aiuto che viene dagli antiallergici, alcuni disponibili come farmaci da banco, altri, per le forme più complesse, prescrivibili dal proprio medico.