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Come lavare i denti ai bambini, consigli e trucchi

Come lavare i denti ai bambini, consigli e trucchi

a firma di Federico Mereta

All’inizio tutti nasciamo senza denti. Nonostante questo, l’igiene orale deve iniziare sin da subito per preservare le gengive e il tessuto parodontale che circonderà i denti. Poi dopo qualche mese, i primi dentini fanno capolino e, nei primissimi anni di vita appariranno tutti i denti da latte, destinati poi ad essere sostituiti da quelli definitivi. Il fatto che i denti da latte cadano non significa certo che anche nell’infanzia si possa trascurare igiene orale che al contrario deve cominciare presto. Quando i denti ancora non spuntano e poi dopo abituando i piccoli all’appuntamento con la salute della bocca, un’arma fondamentale per un sorriso senza pari quando saranno più grandicelli. 

Come fare la pulizia dei dentini ai neonati

Prima della nascita

La prevenzione delle carie comincia con la dolce attesa. In gravidanza la donna dovrebbe curare in modo particolare l’igiene orale, perché se ha delle carie, dopo la nascita può “trasmetterle” al figlio. Infatti, se nella bocca della mamma prolifera la flora batterica che provoca la carie, questa può essere passata al bimbo attraverso il contatto con la saliva fin dai primi giorni di vita: durante l’attesa e l’allattamento è quindi importante assicurarsi di avere una bocca sana.

Dopo la nascita

Stando a una statistica di qualche tempo fa, più della metà delle mamme rischia di dimenticare che è fondamentale la pulizia delle gengive del neonato prima ancora che siano spuntati i dentini. Sia le gengive che i denti da latte vanno infatti puliti con regolarità, dopo ogni pasto. Per questo occorre accrescere la consapevolezza dell’importanza dell’igiene orale nei più piccoli, anche seguendo qualche semplice regola. Volete qualche consiglio? All’inizio, ricordate che le gengive dei neonati vanno pulite con una garza imbevuta d’acqua dopo ogni poppata. Quando erompono i primi denti da latte, tenete presente che vanno puliti con una garza umida o un dito di gomma; quando il bimbo cresce, i denti vanno lavati con uno spazzolino morbido dopo ogni pasto

Leggi anche: Neonati: cosa fare per i primi dentini e i dolori della dentizione

Dopo il primo anno d’età

Da uno a tre anni i è il genitore deve lavare i denti al bimbo, usando uno spazzolino morbido a testina piccola e spazzolando dalla gengiva verso il dente, almeno 5 volte. Per prendere confidenza con lo strumento, può essere utile dare ai bambini fin da piccolissimi uno spazzolino da denti con cui giocare. Sarà più facile che imparino a lavarsi i denti più tardi.

Inoltre, non bisogna indugiare troppo a lungo con biberon e ciuccio, anche se magari si tratta solo di una simpatica “posa”. Toglieteli entro i tre anni, per ridurre il pericolo di difetti nell’occlusione dentale.

Bambini: quando e come iniziare a lavarsi i denti

Tra le tante abitudini che diamo ai bambini, non tralasciamo l’importanza di trasmettere la necessaria attenzione all’igiene orale. E facciamo in modo che sia proprio il piccolo a pensare al disagio che si prova se non ci si lava regolarmente i denti. Così si previene, assieme al pediatra, il benessere del sorriso. A volte, infatti, può bastare l’impossibilità di pulire adeguatamente i denti per qualche giorno, magari perché ci si trova in viaggio, per pregiudicare il lavoro di mesi e dare il là a fastidi come gengiviti, parodontiti e addirittura dolore ai denti. Lavarsi bene i denti è, quindi, un impegno quotidiano per i bimbi. Altrimenti le gengive soffrono, i denti rischiano tartaro e carie e l’alito si fa pesante anche per loro, apparentemente senza motivo e nonostante l’attenzione agli alimenti. Addirittura, qualche volta, improvvisamente e senza motivo, si “sente il sapore del sangue” in bocca e ciò accade perché il tessuto che circonda il dente è infiammato per la parodontite. 

Leggi anche: Come lavare bene i denti e cosa succede se non lo facciamo bene

Come curare i temporanei problemi alla bocca

Non dobbiamo mai dimenticare che la salute della bocca passa per l’igiene quotidiana. I farmaci di automedicazione ad azione antisettica e analgesica sono davvero utili per contrastare nell’immediatezza i dolori, ma il dentista rappresenta il punto di riferimento quando i fastidi non si risolvono dopo qualche giorno. 

Sul fronte dei consigli, quando il bimbo è un po’ cresciuto ed è quindi autonomo, va abituato a lavarsi i denti dopo ogni pasto. Oltre a consigliare attenzione al consumo di dolciumi, ricordate che dopo la somministrazione di sciroppi sarebbe meglio lavare/far lavare subito i denti.

La gestione dei denti da latte

Non fate l’errore di considerare i denti da latte “di serie B”. E seguitene il percorso, con il pediatra e l’odontoiatra. Ricordate che il dente deciduo che ha una radice non ancora riassorbita deve restare dov’è perché serve a mantenere lo spazio necessario al nuovo dente definitivo che spunterà in seguito. Se il dente da latte manca troppo presto, il rischio di un non perfetto allineamento dei denti definitivi è concreto. Pensate che a volte i bimbi con meno di dieci anni che sono costretti a portare un apparecchio ortodontico devono farlo perché hanno perso troppo presto un dentino da latte. Le carie alla dentatura da latte, inoltre, raddoppiano la probabilità di disturbi dentali successivi predisponendo a problemi gengivali o di carie sui denti definitivi. Bastano questi elementi per capire quanto e come sia fondamentale pulire i denti dopo ogni pasto.

Come lavargli bene i denti, la lingua e le gengive

I denti vanno spazzolati per almeno due minuti grazie all’impiego di spazzolini “su misura” per lo stato della propria bocca cercando, se possibile, di ridurre gli alimenti acidi. Basilare è anche utilizzare sempre gli scovolini per una pulizia più accurata e/o il filo interdentale per eliminare eventuali residui di cibo che si sono depositati tra i denti e che possono danneggiare le gengive favorendo la proliferazione di germi, una condizione favorevole allo sviluppo di problemi ai denti.

Inoltre, bisogna sempre spazzolare la lingua. Dimentichiamo spesso di pulirla, ma si tratta di un passaggio fondamentale nell’igiene orale, di grandi e piccini e non solo per contrastare l’alitosi ma anche per creare un ambiente “ottimale” per la salute della bocca.

Per quanto riguarda lo spazzolino, la scelta deve essere sempre essere accurata. Occorre essere delicati ed è preferibile uno spazzolino medio, a meno che non esistano indicazioni specifiche che debbono venire dall’odontoiatra o dall’igienista dentale. Inoltre, controllate sempre lo stato di salute e pulizia del vostro spazzolino e di quello del vostro bambino. La bocca ringrazierà.