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Ciao, sono bollino!

Buone vacanze, con un occhio alla salute!

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Le valigie sono pronte. I biglietti aerei sono fatti. Tutta l’attrezzatura per le vacanze è sistemata. A questo punto, non resta che pensare qualche minuto alla salute. Eh già, perché partire senza le giuste precauzioni può rivelarsi poco prudente, specie se sono previsti viaggi in terre lontane.

A volte, infatti, alcune compresse, pasticche o spray del tutto normali da noi vengono visti con sospetto in altri Paesi.

Volete un esempio? Se soffrite di rinite allergica e assumete uno spray decongestionante  contenente pseudoefedrina, fate attenzione se vi recate in Giappone. Nel Paese del Sol Levante, infatti, queste cure sono considerate illegali.
Allo stesso modo, per chi ha scelto come meta il Qatar, meglio ricordare che alcuni anti-allergici da quelle parti sono messi al bando. Sono solo alcune delle informazioni che vengono dall’Inghilterra, dove il Foreign and Commonwealth Office ha stilato una sorta di lista di farmaci che possono essere visti con un occhio critico dalle autorità di certi Paesi.
In Costa Rica come in Cina, tanto per citare un altro esempio, si possono portare solo i farmaci di cui si necessita e previa compilazione della ricetta da parte del medico. Insomma: Paese che vai, usanze che trovi, anche per i medicinali. Ma questo non significa che si debba prestare attenzione solamente alla meta e ad eventuali restrizioni nel trasporto dei farmaci. Ci sono tante altre semplici regole che vanno tenute presenti per non trovarsi le vacanze “rovinate” da qualche piccolo disturbo.

La corretta conservazione è fondamentale!

Anche i medicinali possono risentire delle condizioni ambientali. Sotto la lente di ingrandimento in questo senso sono soprattutto il caldo eccessivo e la luce molto intensa. Conservare i farmaci nel modo appropriato è importantissimo per mantenere integre le proprietà curative dei medicinali e per preservare la salute, evitando pericolosi errori soprattutto nei periodi più caldi.

Esistono farmaci delicati a base cioè di principi attivi che possono perdere la loro efficacia se soggetti a temperature troppo alte o troppo basse e altri che invece sono “fotosensibili” e quindi subiscono l’azione negativa della luce.

Per questo si ricorda sempre che i medicinali vanno riposti in un luogo lontano da fonti di calore e non esposti direttamente alla luce. La temperatura, poi, sembra essere l’elemento che più frequentemente può alterare la struttura di compresse e simili. Esistono infatti medicine che richiedono la conservazione fra i 2 e gli 8 gradi per cui andrebbero sempre tenute in frigorifero.

Se si parte per un viaggio, non fate l’errore di dimenticare le confezioni in auto e soprattutto predisponete il trasporto in contenitori termici o anche in semplici scatolette di polistirolo, nelle quali i farmaci possono mantenersi in ottima stato per diverse ore. Per il resto, la maggior parte dei medicinali non richiede la conservazione al freddo, ma ci vuole comunque un pizzico di attenzione: i farmaci andrebbero sempre mantenuti in luoghi asciutti e lontani da fonti di umidità. Anche e soprattutto in vacanza.
Quindi occhio alle scatolette poste in bagno o vicino al lavandino in cucina: non si tratta proprio del luogo ideale.

Attenzione se il farmaco si deteriora

Sia chiaro: se anche non conservate correttamente un farmaco i problemi legati alla tossicità sono rari in seguito alla sua assunzione, ma certo, si potrebbe avere qualche ripercussione sull’efficacia. Per cogliere un eventuale deterioramento dei prodotti ricordate di valutare il cambiamento del colore o della consistenza del medicina, sapendo che anche un sapore o un odore insolito possono essere segno di alterazione del farmaco.

Ovviamente l’importanza di questo fenomeno si correla con la condizione che la terapia deve affrontare. Se si assume un farmaco per il mal di testa inefficace si potrà al massimo continuare ad avere emicrania, ma se si assume un farmaco anticoagulante o un antibiotico che hanno visto modificare la loro efficacia c’è il rischio che questi non svolgano correttamente la loro azione.

Infine, occhio alle distrazioni, specie se si assumono diverse compresse in una stessa giornata. Ricordate che è sempre meglio conservare sempre i farmaci nella loro confezione originale. In questo modo, insieme alla singola dose di medicina, più difficilmente scambiabile per un’altra, è conservato il foglietto illustrativo, la data di scadenza del medicinale e le modalità più corrette della sua conservazione.

Occhio ai farmaci da banco

Le malattie e piccoli disturbi, si sa, non vanno in vacanza, e, qualunque sia la meta del relax estivo, in valigia non possono mancare i farmaci prescritti dal nostro medico, che assumiamo abitualmente come, ad esempio, i medicinali per la pressione alta, il diabete o la pillola anticoncezionale e quelli senza obbligo di ricetta, di automedicazione che portiamo con noi per affrontare fastidi di salute che possono rovinarci le vacanze, come disturbi gastro-intestinali, mal di testa, scottature ed eritemi e tanti altri piccoli problemi.
Quelli senza obbligo di ricetta, come tutti gli altri medicinali, fanno trasportati e conservati in modo corretto.

Per non farsi cogliere alla sprovvista al momento della partenza,  ecco una sintesi di semplici consigli da seguire per conservare correttamente i nostri farmaci anche d’estate:

  • Leggere sempre attentamente le modalità di conservazione indicate dai foglietti illustrativi: se non ci sono indicazioni precise, è bene conservare i farmaci in un luogo fresco e asciutto a una temperatura non superiore ai 25°, evitando sempre l’esposizione diretta a fonti di calore. Inoltre, alcuni medicinali, ad esempio l’insulina, prevedono una conservazione in frigorifero; in caso di trasporto è quindi bene usare un contenitore termico, in quanto agenti atmosferici come eccessiva luce e sbalzi di temperatura possono deteriorare il medicinale. Quando la temperatura di conservazione è indicata, non rispettarla potrebbe rendere il prodotto inefficace e a volte dannoso per la salute.
  • Evitare forti sbalzi di temperatura: se si affronta un lungo viaggio in auto, non lasciare i farmaci nel bagagliaio che potrebbe surriscaldarsi eccessivamente e preferire piuttosto trasportarli nell’abitacolo condizionato, se possibile in una borsa non esposta direttamente al sole. Anche le temperature troppo basse possono essere dannose: per questo, se si viaggia in aereo è sempre meglio tenere la valigetta dei farmaci nel bagaglio a mano e non nella stiva, dove la temperatura scende anche di molti gradi sotto lo zero.
  • Attenzione all’umidità: meglio evitare di conservare i farmaci in stanze troppo umide, come può essere un bagno non ben areato, per non far alterare capsule, compresse e cerotti medicati. In particolare, prodotti come strisce per test diagnostici – specie quelle utilizzate per verificare la glicemia, per la gravidanza o l’ovulazione – potrebbero danneggiarsi in quanto sensibili all’umidità.
  • Preferire formulazioni solide: rispetto a quelle liquide contenenti acqua, sono meno sensibili alle alte temperature. Se il farmaco in questione è disponibile in diverse formulazioni è bene, se possibile e se non ci sono controindicazioni, scegliere quella in capsule o compresse.
  • Occhio all’aspetto: se il medicinale che si utilizza abitualmente appare diverso nell’aspetto o presenta dei difetti, prima di assumerlo è bene consultare il medico o chiedere consiglio a un farmacista. Se il medicinale risulta alterato nel colore, nell’odore o nella consistenza, è probabile che vi sia stata un’alterazione.
  • Non confondere le confezioni: si dovrebbe evitare di inserire farmaci diversi in una sola confezione per risparmiare spazio in valigia, poiché la confezione dei farmaci aiuta a renderli sempre riconoscibili, oltre a riportare dati essenziali quali la data di scadenza e contenere il foglietto illustrativo. Una buona abitudine è quella di non trasportare diverse pillole sfuse nello stesso contenitore, in quanto potrebbero contaminarsi a vicenda.
  • Attenzione agli spray: in caso se ne faccia uso, utilizzare contenitori termici per la loro conservazione. È bene evitare temperature elevate e la diretta esposizione al sole. Infatti, oltre a essere liquidi e più sensibili al calore, le confezioni di metallo in cui sono contenuti si surriscaldano facilmente. Se si portano spray in spiaggia, andrebbero tenuti in una borsa all’ombra e in luogo areato.

Cosa portare in vacanza?

Se si assumo farmaci abitualmente, per esempio, per il diabete o l’ipertensione, essi vanno messi in valigia, meglio se accompagnati anche dalla ricetta del medico.
Non dimenticate di verificare, se andate all’estero, se nel Paese di destinazione alcuni medicinali sono proibiti o esistono particolari regole o procedure per poter portare in sicurezza e tranquillità i farmaci di cui si ha bisogno.

Anche in assenza di patologie, sempre meglio portare con sé i medicinali di pronto uso per i piccoli problemi rovina vacanze come la diarrea, la stitichezza o qualche linea di febbre.

All’estero, infatti non sempre si trovano gli stessi farmaci di senza obbligo di ricetta a cui si è abituati.
E’ pertanto opportuno conoscere o memorizzare il nome del principio attivo per trovare un farmaco analogo anche all’estero senza dimenticare che è possibile rivolgersi sempre ad un farmacista anche oltre i confini nazionali.
In vacanza sempre utili potrebbero essere, a seconda delle mete e del tipo di vacanza scelto i seguenti farmaci:  

  • Antidolorifici/antinfiammatori e antipiretici
  • Creme e pomate contro le irritazioni della pelle e l’eritema solare
  • Disinfettanti per la gola
  • Farmaci contro la cattiva digestione e il bruciore di stomaco (procinetici e antiacidi)
  • Lassativi
  • Melatonina e altri prodotti contro il jet-lag
  • Kit del pronto soccorso (disinfettanti, garze sterili e cerotti)
  • Farmaci per il trattamento della diarrea.