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Ciao, sono bollino!

Cantare al neonato fa bene, sempre!

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La cura e lo sviluppo psicofisico dei nostri bambini non passa solo attraverso la gestione del raffreddore e un costruttivo confronto col pediatra, per risolvere piccoli problemi di salute e valutare la crescita ma trae beneficio anche dalle esperienze e dagli stimoli quotidiani, così fondamentali nell’infanzia per conoscere il mondo. La musica, ad esempio è un ottimo strumento per fare divertire i bambini e, al contempo, sviluppare, sin dalla più tenera età, le loro capacità sociali, linguistiche e motorie.

Di recente, una ricerca condotta all’Università di Harvard, pubblicata sulla rivista Nature Human Behaviour sottolinea inoltre il valore scientifico dell’abitudine di molti genitori di cantare una ninna nanna, in modo tale che il bimbo possa percepire la vicinanza di una voce familiare e questo lo aiuti a dormire più tranquillamente. Lo studio conferma il bisogno del neonato di sentire una presenza che gli trasmetta amore e sicurezza, perché proprio i suoni emessi da mamma, papà, ma anche da nonni e fratellini possono essere il mezzo attraverso cui il bambino entra in contatto con gli altri e si accorge di non essere solo. Lo studio dimostra, in particolare, che, indipendentemente dal tipo di melodia e dalla lingua utilizzata, l’ascolto di una semplice ninna nanna ha benefici per il cuore, lo stato emotivo e la dilatazione delle pupille del bambino, con un effetto complessivamente calmante. Come a dire che a volte una piccola canzone, anche se si è stonati, è davvero un conforto per il benessere del bebè e lo accompagna dolcemente verso un sonno più tranquillo.