Giornata internazionale della danza: evviva il ballo, ma con giudizio
È una grande celebrazione, quella del 29 aprile. È la Giornata internazionale della danza, di ogni tipo, dal classico liscio, amato dalla gente di ogni età fino allo scatenato zumba o al più tradizionale balletto passando per le movenze al ritmo di musica disco. L’importante è che, anche seguendo le note, il corpo si muova pure stando in casa.
Il ballo infatti ha diversi effetti positivi per l’organismo e, considerando le restrizioni del momento, può diventare un piacevole diversivo, per esempio anche per far divertire i bambini oltre che per tenersi in forma, dato che, ad esempio, è possibile ballare o imparare a farlo seguendo i consigli per i movimenti che vengono da un video.
Certamente ballare è un toccasana! Si liberano endorfine, che ci fanno stare meglio e si mettono in moto muscoli che molte volte non vengono sollecitati nella vita di ogni giorno. Inoltre, si consumano calorie, arrivando anche a combattere meglio i chili di troppo.
Ma, proprio in questa giornata, meglio ricordare che eccedere trascinati dal ritmo può rivelarsi controproducente per il rischio di movimenti incauti e piccoli incidenti che possono mettere a repentaglio le articolazioni, i tendini e i muscoli.
Per questo ci vuole intelligenza, e non bisogna chiedere troppo al proprio organismo e, ad esempio, scegliere di misurarsi con balli che richiedono movimenti impegnativi e intensi come accade, ad esempio, con la capoeira o la samba.
Rischia di più chi non è particolarmente allenato ma anche coloro che amano definirsi sportivi o che più di altri si “snodano” facilmente in movimenti coraggiosi, possono comunque andare incontro a fastidiose contratture, crampi muscolari, tendiniti e sofferenza dei legamenti.
Le donne rischiano di più
A dimostrarlo anche un recente studio condotto negli USA e apparso su Journal of Athletic Training, secondo il quale i ricoveri in pronto soccorso dopo un trauma sulla pista o in palestra, mentre ci si allenava di fronte allo specchio con contorsioni splendide da vedere ma a volte difficili da sopportare per l’organismo, sono cresciuti del 22,5 per cento in quattro anni, tra il 2014 e il 2018.
Sia chiaro: si tratta solamente di osservazioni in chi svolgeva questa attività in modo professionale, quindi con il giusto allenamento. Ma questo suona come un campanello d’allarme per i ballerini “occasionali”, ovviamente meno allenati ed “elastici” sul fronte osteo-articolare rispetto ai professionisti.
Sempre secondo lo studio a rischiare di più traumi a muscoli e legamenti, concentrati in particolare alle ginocchia, sedi di quasi una lesione su quattro, all’anca (16 per cento del totale) e ai piedi. In un caso su dieci i problemi sono comparsi a questo livello e nella stessa percentuale si è rivelato un serie danno osseo, con comparsa di fratture. A rischio, infine, sono soprattutto le donne: il gentil sesso è interessato da questi traumi otto volte di più rispetto all’uomo.
Attenzione ai movimenti
E’ chiaro quindi che occorre evitare di richiedere troppo all’organismo, anche se ci si allena in casa. Le eccessive sollecitazioni possono mettere a repentaglio la tenuta di tendini e legamenti, provocando piccoli disturbi sotto forma di gonfiore, difficoltà nei movimenti e altri problemi che, nei casi non gravi e di breve durata, si combattono soprattutto con due semplice mezzi: il primo è il riposo, il secondo è il ricorso ai farmaci di automedicazione. In caso d’infiammazione legata all’eccessivo sforzo o ad un movimento azzardato, in particolare, si possono impiegare anche rimedi naturali come il ghiaccio per lenire il processo infiammatorio. Una volta che il disturbo è completamente passato si può poi riprendere a danzare, al ritmo che più aggrada. E “andare con il tango!”.
Attraverso consigli pratici e informazioni chiare, ci dedichiamo a educare e guidare verso scelte di vita quotidiana consapevoli, promuovendo un benessere semplice e duraturo.