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Ciao, sono bollino!

Mangiamo tanto perché dobbiamo fare scorta!

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Infiammazione. Sembra difficile collegare questa parola, che ci ricorda mal di gola, tosse, dolori, qualche linea di febbre, con il bisogno di mangiare alimenti particolarmente grassi. Eppure, ci sono reazioni infiammatorie che possono addirittura costringerci a ricercare alimenti non proprio salutari e che potrebbero essere figlie dell’evoluzione.

Non ci credete? Per spiegare la tendenza alle scelte alimentari poco salutari che ci portano ad ingerire cibi ricchi di grassi come quelli dei fast-food facendoci dimenticare la sana dieta mediterranea fatta di vegetali, olio e pesce, è stata una ricerca apparsa su Cell Metabolism. Lo studio collega proprio infiammazione e l’obesità. In particolare, si è osservato che quando si mangiano spesso alimenti molto ricchi di grassi si crea una sorta di infiammazione localizzata alle cellule nervose dell’ipotalamo (stazione “cruciale” del cervello). Questa infiammazione altera il senso di sazietà e ci porta a mangiare di più, senza averne bisogno. Insomma: grasso chiama grasso. Si tratta in realtà, di un meccanismo ancestrale di evoluzione. Se oggi abbiamo, infatti, cibo a volontà, nella preistoria, per garantirsi la sopravvivenza, c’era la necessità di “inglobare” quanto più possibile riserve di cibo per rispondere ai bisogni delle frequenti carenze alimentari.

Oggi, purtroppo, che non si hanno le medesime necessità di sopravvivenza, mangiare troppo con una dieta ricca di grassi non ha più una funzione evolutiva e si traduce in infiammazione con conseguenza potenzialmente gravi per il rischio di sviluppare, sul lungo periodo, insieme ad un eccesso di peso, malattie metaboliche. Di conseguenza il consiglio è sempre lo stesso: fare attenzione al proprio stile di vita attraverso una alimentazione equilibrata e una regolar attività fisica.