Naso che cola acqua senza raffreddore: perché e cosa fare
Quando fa freddo e ci troviamo all’aperto capita chele narici gocciolino continuamente riempendosi di un liquido acquoso, trasparente. Può comparire successivamente un forte prurito alle cavità nasali cui segue uno starnuto, solo apparentemente liberatorio. Dopo qualche minuto, infatti, riprende a colare dal naso un muco leggero, acquoso, quasi impercettibile, che costringe a ricorrere al fazzoletto.
In questa situazione, molto comune,non dobbiamo fare l’errore di pensare sempre e comunque che si tratti di raffreddore o della manifestazione “sui generis” di virus parainfluenzali.
Perché il freddo causa il gocciolamento di acqua dal naso?
L’origine del naso che cola, nella stagione invernale, va fatta risalire alle basse temperature: quando fa freddo anche i vasi sanguinei di naso e gola portano meno sangue alle mucose respiratorie e la vasocostrizione genera il gocciolamento nasale di un liquido trasparente. Colpevole, in questo caso, è dunque il freddo che facciamo prendere alle nostre vie respiratorie.
Questa situazione inoltre crea le condizioni per una maggiore vulnerabilità all’attacco di agenti patogeni, per lo più virus ma anche, potenzialmente, batteri. Le cavità del naso sono tra le parti del corpo che si “raffreddano” di più: per questo vale sempre la pena proteggersi e coprire naso e gola quando il clima è rigido.
Proprio perché il naso è soggetto a raffreddarsi, è certamente il luogo ideale perché i rinovirus possono scatenare i fastidi tipici del comune raffreddore. Questo succede più facilmente se passiamo rapidamente dal caldo al freddo, situazione in cui si assiste a una rapida evaporazione del sudore, che può ridurre di colpo la temperatura corporea (e quella del naso).
Le altre cause dell’acqua dal naso improvvisa
Non sono solo il clima rigido e i rinovirus, comunque, a determinare gocciolamento e prurito nasale.
Pensate solamente al ruolo del cibo piccante: chi abbonda in peperoncino ed è particolarmente sensibile può indurre una reazione che porta proprio al “colo” di liquidi trasparente dal naso, come in caso di rinite. E non si tratta dell’unica possibilità.
Pensate anche a chi è allergico agli acari della polvere o subisce l’irritazione delle mucose nasali a causa dell’inalazione di inquinanti o altre sostanze irritanti (lo smog esterno, ma soprattutto i gas che si creano dentro casa). Chiunque può andare incontro proprio a fenomeni di questo tipo, specie se è un “sneezer and runner”. Questi termini inglesi definiscono chi presenta sintomi facilmente collegabili alla rinite allergica, come starnuti, naso che cola, prurito e ostruzione nasale, cui spesso si associa congiuntivite con occhi arrossati.
Come capire se il naso che cola è sintomo del raffreddore
Quando si è colpiti da raffreddore vero e proprio la situazione cambia: il gocciolamento nasale si verifica sia all’interno che all’esterno e non è l’unico sintomo. Esso si accompagna a una frequente starnutazione oltre che a congestione nasale, ottundimento, talvolta mal di testa. Il muco poi nel raffreddore di stagione tende a essere denso e di colore giallo-verdognolo.
Per chi si è beccato un raffreddore, non resta altro che mettersi tranquillo. Con il raffreddore, in media, ci vogliono da tre a sette giorni – la variabilità dipende dal tipo di virus – perché i fastidi passino. Dopo un’incubazione di almeno due giorni, cominciano il bruciore della mucosa del naso e del faringe, cui seguono le secrezioni mucose e gli starnuti. Nelle fasi iniziali può comparire anche la febbre, che non raggiunge mai i 38,5 gradi e oltre tipici invece dell’influenza, almeno negli adulti.
I rimedi per il naso che cola
Il periodo invernale è certamente a rischio di gocciolamento nasale per il freddo e i tanti virus circolanti. Tuttavia, se il gocciolamento acquoso è solitamente legato al freddo o ad altri elementi comunque circoscrivibili (l’assunzione o l’inalazione di sostanze irritanti) tende a passare abbastanza rapidamente, una volta eliminata la causa del gocciolamento.
Le terapie contro il raffreddore sono esclusivamente sintomatiche, e si basano su farmaci senza obbligo di prescrizione ad azione decongestionante e antinfiammatoria. I classici suffumigi così come il latte caldo con miele hanno un significato nell’alleviare i fastidi. Tuttavia, se è possibile gestire i sintomi del raffreddore con diversi rimedi, in caso di naso che cola, si può far molto se non giocare d’anticipo, coprendo adeguatamente naso e gola quando il clima si fa particolarmente rigido
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