Pancia a rischio quando si ricongelano gli alimenti
Un tempo, quando non esistevano le attuali tecniche di conservazione dei cibi, quasi tutti gli alimenti che si consumavamo erano freschi. In montagna, ad esempio, per conservare al meglio gli alimenti si era soliti metterli sulla finestra, dove le temperature erano più basse. In ogni caso tutto ciò che era in dispensa veniva consumato praticamente subito. In tempi moderni, invece, con l’arrivo dei frigoriferi e dei congelatori, si è iniziato a surgelare gli alimenti, con la sicurezza di conservarne nel tempo le proprietà nutritive e la salubrità.
È importante, però, non fare l’errore di ricongelare un alimento dopo che è stato scongelato, come ci ricordavano correttamente le nostre nonne. Non tanto per il gusto, ma per la salute: quando scongeliamo un alimento causiamo una riattivazione delle cellule batteriche presenti, il cui aumento viene bloccato dalle basse temperature. Se, invece, il processo di congelamento viene ripetuto, i batteri aumentano esponenzialmente, rendendo l’alimento potenzialmente dannoso per la salute, anche per l’eventuale presenza di salmonelle o colibatteri.
Risultato: si rischiano tossinfezioni intestinali che si traducono in mal di pancia, febbre e diarrea. Per questo è preferibile seguire i consigli delle nonne: conservare in modo corretto e per la giusta durata gli alimenti, ricordandoci di non ricongelarli.
Attraverso consigli pratici e informazioni chiare, ci dedichiamo a educare e guidare verso scelte di vita quotidiana consapevoli, promuovendo un benessere semplice e duraturo.