Repetita iuvant, è proprio vero!
Quando si studia una nuova lingua e si ha la memoria un po’ “corta”, ripetere le parole è di grande aiuto, anche se lo stress a volte gioca brutti scherzi. Così facendo, nonostante l’ambiente esterno possa distrarre, il ricordo della parola si fisserà molto meglio in quella che viene definita memoria verbale. A consigliare questa semplice misura è una ricerca condotta da Victor Boucher e Alexis Lafleur, dell’università di Montreal, apparsa sulla rivista Consciousness and Cognition. Lo studio ha preso in esame 44 studenti universitari, dimostrando che la semplice ripetizione mentale, a voce bassa, seguendo uno schermo o ascoltando un’altra persona può essere davvero utile. Come a dire che la memoria ha bisogno di ripetizioni!
Attraverso consigli pratici e informazioni chiare, ci dedichiamo a educare e guidare verso scelte di vita quotidiana consapevoli, promuovendo un benessere semplice e duraturo.