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Come alleviare il torcicollo e prevenirlo

Come alleviare il torcicollo e prevenirlo

Il torcicollo è una condizione dolorosa che può causare un intenso dolore al collo, difficoltà a girare la testa e fitte o formicolio che si estendono lungo la spalla e il braccio. Chi soffre di torcicollo conosce bene questi sintomi debilitanti.

La vita moderna tende a favorire la comparsa del fastidio, visto che stiamo a lungo nella stessa posizione, magari chini sul PC o consultando assiduamente lo smartphone.

L’impiego continuo del telefonino può diventare una “molla” che, se non si fa attenzione, ci porta a rimanere a lungo in posizioni viziate e quindi a rischiare di più contratture e dolori a carico del tratto cervicale, causando appunto torcicollo.

Pensate solamente ad un dato, che ben fa comprendere quanto possa “far male” tenere la testa sempre reclinata in avanti e verso il basso: il capo di un adulto pesa tra i 4,5 e i 5 chilogrammi e quando lo incliniamo il peso che va a gravare sul collo è pari a circa 27 chilogrammi.

Di conseguenza, i muscoli ne risentono, tendendo ad andare più facilmente incontro a contratture. Così, in certi casi compare il classico mal di testa da cervicale, che parte dalla nuca in altri casi il dolore si concentra nella parte alta della colonna vertebrale, con la comparsa del blocco più o meno intenso dei movimenti del collo.

Come alleviare il dolore e le fitte del torcicollo

In caso di torcicollo il dolore è in genere correlato al movimento. Spesso compare la mattina, con la sensazione di non riuscire a muovere la testa. Alla base del torcicollo, nella stragrande maggioranza dei casi, ci sono le contratture dei muscoli che fiancheggiano la colonna vertebrale e, appunto, il collo.

Per alleviare il dolore bisogna, quindi, cercare di rilassare i muscoli del collo. I nostri nonni indossavano una sciarpa ben stretta per favorire con il calore il rilassamento della muscolatura. Si tratta di un rimedio è sempre valido. Il caldo, infatti, può aiutare i muscoli del collo a decontrarsi dolcemente.

Inoltre, bisognerebbe non forzare il collo in posizioni scorrette cercando di fare attenzione soprattutto alla postura del riposo notturno, visto che le ore passate con una posizione viziata possono influire negativamente sul problema. Infine, bisogna evitare movimenti e sforzi improvvisi che possono affaticare ulteriormente la muscolatura contratta, ritardando la ripresa dal fastidio.

Ovviamente, in questo senso, anche i farmaci di automedicazione ad azione antinfiammatoria e mio rilassante possono rappresentare un utile rimedio per il torcicollo, capaci di combattere un’eventuale contrattura muscolare e i dolori legati all’infiammazione e di “rilassare” i fasci muscolari contratti.

Le cause del torcicollo

Fatta salva la predisposizione personale alla contrattura, ovviamente diversa per tutti noi, ed eventuali patologie vere e proprie che vanno affrontate dal medico, sostanzialmente ci sono tre fattori che favoriscono l’insorgenza del torcicollo.

  1. Il primo sono i movimenti sbagliati. Se facciamo movimenti innaturali o comunque eccessivamente intensi con il capo, spostando, ad esempio, di colpo la testa all’indietro, si può creare uno stimolo di tensione ai muscoli che consentono di muovere il collo e quindi creare problemi di dolore e di blocco muscolare. Anche uno sforzo molto intenso, magari per sollevare sopra la testa un carico pesante, può mettere a dura prova la muscolatura che circonda le vertebre cervicali e quindi indurre contratture e dolori.
  2. Il secondo elemento che può favorire l’insorgenza del problema è legato alle posizioni viziate, anche in modo del tutto inconsapevole. Pensate solamente al riposo notturno, magari con un cuscino che non si adatta perfettamente alle necessità del capo. Magari ci si addormenta con il capo flesso e, stranamente, non si cambia posizione nella notte. La mattina può capitare che la testa faccia fatica a “snodarsi” lateralmente e all’indietro, pena un forte dolore.
    Allo stesso modo, anche di giorno, capita di mantenere per ore una posizione viziata che tende a far contrarre i muscoli del capo, magari perché si sta per ore a “messaggiare” sullo smartphone. La tipica postura del “collo da messaggi” alla lunga favorisce il torcicollo.
  3. Ultima potenziale causa scatenante del torcicollo è il classico “colpo d’aria”. In questa stagione, complice il passaggio da un clima esterno calo e umido ad ambienti in cui il condizionamento dell’aria porta di colpo a temperature di diversi gradi inferiori, si può scatenare il dolore. Infatti, i muscoli del collo, a causa del calo termico brusco ed improvviso, tendono a contrarsi, favorendo la comparsa del torcicollo.

Attenzione al lavoro al PC e allo smartphone

Lo ribadiamo: mantenere a lungo il collo in una posizione che porti il capo verso il basso non fa bene ai muscoli. Anche se di solito tendiamo a non considerare i campanelli d’allarme, legati allo squilibrio posturale, rischiamo di “pagare” con gli interessi il mantenimento di posture non idonee. Per questo, attenzione ai segnali che il corpo ci invia.

Fate attenzione, in questo senso, ai movimenti che si fanno asimmetrici o alla riduzione del movimento delle articolazioni. Per il resto, evitate di rimanere per ore con il capo chino sulla tastiera o il telefono, piegato in avanti o di lato: se si continua a mantenere piegato il collo, oltre a indurre lo stress di una posizione fissa alla muscolatura, col tempo si potrebbe indurre la modifica della fisiologica curvatura del collo, favorendo l’insorgenza di problematiche al collo e alla schiena con conseguenti dolori e fastidi.

Stretching, massaggi e consigli utili per il torcicollo

L’obiettivo è chiaro: conviene “liberare” i muscoli contratti per contrastare il torcicollo. Se nella fase acuta ovviamente questa è un’impresa difficile, in chiave preventiva, quando la situazione si è risolta e la contrattura è ormai un ricordo dobbiamo fare nostre alcune semplici abitudini per contrastare l’insorgenza di problemi muscolo-scheletrici.

Per liberarsi della tensione muscolare conviene fare come Totò, spostando lateralmente, anteriormente e all’indietro il collo, con movimenti lenti e rilassati e senza forzare. In questo modo si rimettono in moto i muscoli tesi. 

Utile è anche lo stretching, un’arma tanto semplice quanto spesso dimenticata per prevenire lombalgie, torcicollo e altri fastidi derivanti spesso da cattive posizioni. Puntando sullo stretching si riesce quindi a migliorare l’elasticità muscolare e a giocare di anticipo su contratture e tensioni. 

Generalmente, si può fare un po’ di allungamento usando un semplice tappetino con esercizi adatti a tutte le età e condizioni fisiche. Ricordate però di non iniziare lo stretching a freddo ma di fare comunque qualche esercizio di riscaldamento iniziando gradatamente, senza “allungarvi” troppo, soprattutto i primi giorni per evitare effetti controproducenti.

Per chi non riesce a ritagliarsi un momento per sé, esistono, comunque movimenti di allungamento e mobilizzazione del collo e della schiena (ad esempio, retroversione e antiversione del bacino e rotazioni del capo) che si possono ad esempio fare durante il lavoro al PC senza troppo dispendio di tempo e che sono molto utili per prevenire i rischi di contratture e limitare i fastidi derivanti da dolori muscolari.

In presenza di problemi, lesioni e anomalie della colonna vertebrale, ad esempio, la presenza di ernie – che rendono necessari la valutazione medica e l’accertamento diagnostico –, occorre puntare invece su un movimento mirato in base alle indicazioni del medico.

Consiglio finale: muovetevi con cura quando siete in via di risoluzione da un problema all’apparato muscolo scheletrico: infatti anche se non si ha più dolore e l’infiammazione è ancora presente. Esagerando col movimento si rischia di rovinare la completa ripresa.