Occhio secco: il rimedio del “blinking”

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Bruciore. Fastidio alla luce con la sensazione di avere il classico granello di polvere all'interno dell'occhio. stanchezza degli occhi, soprattutto quando si legge un libro o si lavora al computer, e più in generale disturbi alla vista. Questi i principali fastidi delle persone con “poche lacrime”, non perché abbiano il cuore duro, ma perché soffrono di un disturbo sempre più diffuso, la sindrome dell'occhio secco.
Cause
Questa condizione si verifica in seguito ad un'alterazione del film protettivo lacrimale che può causare danni alla superficie oculare. Le lacrime hanno una grande importanza nella salute dell'organo della vista. poiché consentono di mantenere lubrificato l'occhio mantenendo ottimali le condizioni della visione oculare. Secondo gli studi, circa quattordici adulti su cento possono avere questo problema: capita soprattutto alle donne, in particolare dopo la menopausa, e agli anziani.
Fattori di rischio
A volte questa condizione si correla con il diabete e con l'assunzione prolungata di farmaci diuretici per ridurre la pressione, derivati del cortisone e antidepressivi. Inoltre, l'occhio secco può essere abbastanza frequente soprattutto se ci si espone ad alcune condizioni di rischio, come ad esempio una prolungata esposizione al sole senza la necessaria protezione per gli occhi, la permanenza in un ambiente polveroso o ventoso, l'esposizione ad aria condizionata in condizioni di bassa umidità ambientale, l'esposizione protratta allo schermo del computer o dello smartphone. Anche la comparsa della congiuntivite può facilitare l'insorgenza del disturbo che può essere affrontato attraverso l'impiego di farmaci lubrificanti e ad azione antisettica e decongestionante.
Strategie preventive
Tuttavia, per evitare l'insorgenza del problema, bisognerebbe evitare i fattori di rischio e mettere in campo alcune strategie preventive. Una di queste, strano a dirsi, è quella di ammiccare. O meglio, per dirla con gli anglosassoni, puntare sul “blinking”. Mediamente, stando alle ricerche scientifiche, passiamo, senza rendercene conto, il 10 per cento della giornata a sbattere le palpebre. Si tratta di un movimento involontario ma essenziale per la salute degli occhi perché permette di lubrificarli preservando il funzionamento del dotto lacrimale. Infatti, l'ammiccamento palpebrale determina una continua distribuzione delle lacrime per mantenere la superficie esterna dell'occhio in condizioni ottimali per il processo visivo.
Inoltre attraverso le lacrime si offrono da un lato sostanze nutritive alla cornea (la parte anteriore trasparente del bulbo oculare) che è priva di vasi sanguigni, dall'altro si difende l'occhio lavando ed asportando le sostanze di rifiuto, impedendo così ai germi di proliferare ed attecchire.
Grazie all'ammiccamento poi le ciglia catturano le polveri sospese nell'aria. Poiché gli occhi sono la parte più esposta all'ambiente esterno è anche quella più soggetta all'aggressione sia di virus, funghi e batteri, sia di fattori fisico-chimici. Prendersene cura è quindi importante per scongiurare congiuntiviti, calazi, orzaioli e blefariti, soprattutto se si hanno le lenti a contatto o si utilizzano per ore gli schermi di smartphone, tablet e computer.
Grazie all'ammiccamento poi le ciglia catturano le polveri sospese nell'aria. Poiché gli occhi sono la parte più esposta all'ambiente esterno è anche quella più soggetta all'aggressione sia di virus, funghi e batteri, sia di fattori fisico-chimici. Prendersene cura è quindi importante per scongiurare congiuntiviti, calazi, orzaioli e blefariti, soprattutto se si hanno le lenti a contatto o si utilizzano per ore gli schermi di smartphone, tablet e computer.