Chi poco dorme, più mangia!
Meno di sette ore a notte di riposo e si mangia (e si beve!) di più. Che esistesse un rapporto molto stretto tra insonnia e abitudini alimentari sbagliate si sapeva da tempo. Ora una ricerca americana, condotta all’Università dell’Alabama e pubblicata su American Journal of Health Promotion, accende i riflettori sul rapporto che esiste tra il ridotto riposo e la tendenza a mangiare di più, in particolare con quella cattiva abitudine che gli anglosassoni chiamano “Secondary Eating and Drinking”. In pratica, chi riposa poco aumenta il consumo di alimenti “impropri” per la digestione e il controllo del peso, come ad esempio le bevande addizionate di zuccheri, che peraltro, vengono consumate durante attività per nulla utili sotto il profilo del consumo calorico, come guardare la tv. La ricerca ha valutato le informazioni relativa e quasi 30.000 adulti americani, considerando come normale un “range” di sonno tra le 7 e le 8 ore. Chi dormiva meno di sette ore si trovava impegnato a “mangiare” fuori pasto per quasi nove minuti in più al giorno rispetto a chi dormiva per un tempo regolare. In particolare, la ricerca ha mostrato come gli insonni avevano di più la brutta abitudine di consumare bevande caloriche per quasi mezz’ora in più rispetto a chi riposava per un tempo congruo. Come a dire che, oltre a fare attenzione a tavola e a praticare una regolare attività fisica, sarebbe necessario anche trattare l’insonnia e lo stress per controllare il peso. I farmaci di automedicazione possono risultare estremamente utili in questo senso: magari, riposando meglio e più a lungo, si contrastano anche i chili di troppo!
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