Cosa contiene la borsa del medico?
Ascoltare il racconto della persone che soffre e dei suoi familiari. Guardare la situazione in cui vive e studiarne le caratteristiche. Chiedere informazioni sulle abitudini di vita. E poi… aprire la borsa con i ferri del mestiere. È questo che il proprio medico di famiglia di solito fa quando arriva per la visita domiciliare con la classica borsa comune all’immaginario collettivo, diventata a volte modernamente uno zainetto.
Detto che ogni professionista, anche in base alla propria specialità, può disporre di farmaci specifici e di oggetti mirati per la diagnosi, proviamo ad elencare cosa c’è di solito nella borsa del medico. In primo luogo due strumenti balzano subito agli occhi: lo sfigmomanometro e il fonendoscopio. Il primo serve per la misurazione della pressione arteriosa e si compone di un bracciale che viene posto poco sotto la spalla, prima del gomito, e che serve al medico per valutare sia la pressione massima (c.d. sistolica) che la minima (c.d. diastolica) per la cui misurazione può fare da supporto anche lo stetofonendoscopio. Quest’ultimo, per molti un vero e proprio simbolo della professione medica, dispositivo è infatti una sorta di “amplificatore” dei suoni che il nostro corpo emette: se usato nella valutazione pressoria aiuta a capirne e interpretarne meglio i valori. Inoltre consente al medico di sentire se ci sono rumori “strani” nei polmoni, se il battito cardiaco è regolare nelle diverse aree da esplorare, se l’intestino si muove e se lo fa in modo corretto. E si tratta solo di esempi di quanto l’ascolto, mediato dal fonendoscopio, può informare il medico.
Altrettanto importanti sono il termometro per valutare un eventuale rialzo febbrile, l’abbassalingua, una sottile striscia che consente al medico di esplorare le prime vie aeree e l’otoscopio, che consente di valutare la parte interna dell’orecchio. Sempre in chiave di esplorazione e funzionali alla visita e alla formulazione di una diagnosi, nella borsa del dottore possono essere presenti tanti altri strumenti, primo tra tutti, in questo periodo soprattutto, il saturimetro per valutare il livello di saturazione del sangue e cioè se nel sangue è presente la giusta quantità di ossigeno. Inoltre, il medico può avere con sé guanti, forbici, pinze, una “penna speciale” per osservare l’occhio, garze e cerotti e l’occorrente per medicazioni e iniezioni… Oltre ovviamente a tutti i fogli necessari per le ricette e ai farmaci che il curante ritiene essenziali, da avere sempre con sé.
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