“Vai col tango!” diceva un vecchio detto. In occasione della Giornata Mondiale dedicata a questa danza, nelle sue varie declinazioni, può essere utile ricordare quanto e come il ballo (compreso ovviamente il tango) possa essere utile per la salute. A patto ovviamente che non si richieda troppo all’organismo, per non sollecitare oltremodo muscoli, articolazioni, tendini e cartilagini che potrebbero soffrire per gli sforzi eccessivi. Partendo dal tango, proviamo quindi a capire quanto e come danzare può essere d’aiuto, anche in previsione delle immancabili giravolte sulla pista per le festività di fine anno.
Prima regola: ad ogni ballo corrispondono sollecitazioni più o meno specifiche per alcuni fasci muscolari. Quindi, se siete pigri o sedentari e volete tonificare gambe e glutei puntate sulle musiche latino-americane e lanciatevi al ritmo della samba o della capoeira. Se dovete fare i conti con un pizzico di mal di schiena, invece, niente di meglio dei movimenti flessuosi e lenti del tango argentino. Infine, se avete bisogno di rinforzare gli addominali indeboliti, puntate sulla rumba. E se proprio vi piace il ballo ma non riuscite a coltivare questa passione, fate in modo di non rinunciarvi con l’ausilio di attrezzature informatiche e videogames che consentono di seguire la musica e imparare i passi “giocando” direttamente sullo schermo televisivo. In questo modo, anche chi non frequenta palestre o fa sport con regolarità, potrebbe iniziare a fare attività fisica con maggiore costanza.
Insomma: scegliete la melodia che più vi aggrada e l’ambiente che preferite ma ballate, per tenervi (o rimettervi) in forma. In termini generali, sul fronte della salute, la danza può essere considerata una sorta di fisioterapia, dolce e armonica. Il ritmo della musica stimola la motilità automatica, creando quindi meccanismi neuromotori di prevenzione per quanto riguarda il mantenimento dell’equilibrio, la correzione della postura e la fisiologia del cammino. Insomma: se si danza (bene) si fa una vera e propria attività fisica a volte anche più coordinata e coinvolgente di quanto avviene negli sport più diffusi. Per ballare, servono muscoli forti per saltare e fiato per portare a termine eventuali coreografie. Ogni tipo di danza impegna il fisico in modo totale ma diverso, a seconda del ballo, e sovente si impiegano muscoli che nella vita di ogni giorno vengano trascurati. L’effetto positivo è quasi immediato. Già dopo pochi secondi dall’inizio delle danze inizia a migliorare la coordinazione motoria, attraverso un’amplificazione dell’attività del cervelletto, l’organo deputato tra l’altro al mantenimento dell’equilibrio. Altrettanto rapidamente cambia la postura, perché i muscoli delle gambe iniziano a tonificarsi e anche gli addominali incrementano la loro attività metabolica, con evidenti ripercussioni anche sul benessere e sul controllo del peso. Pensate ad esempio a quanto avviene nei balli caraibici e latino-americani, danze che portano le gambe ad essere leggermente piegate. Questa posizione induce a respirare in modo più profondo e rilassato, “di pancia”; inoltre l’inclinazione della pelvi in avanti lascia più spazio al diaframma che così è maggiormente libero di muoversi e fa espandere del tutto i polmoni.

Attraverso consigli pratici e informazioni chiare, ci dedichiamo a educare e guidare verso scelte di vita quotidiana consapevoli, promuovendo un benessere semplice e duraturo.
