fbpx
Ciao, sono bollino!

Rimedi immediati per andare in bagno in caso di feci dure

Rimedi immediati per andare in bagno in caso di feci dure

Il caldo e una idratazione non adeguata possono mettere in pericolo il corretto funzionamento dell’intestino. Infatti, con le giornate che si fanno più calde e l’umidità che tende a salire alle stelle, si comincia a sudare molto e se non si offrono all’organismo molti liquidi, sfruttando anche la possibilità di bere “mangiando” (ovvero di ingerire cibi ricchi di acqua come frutta e verdura), c’è il rischio di ritrovarsi leggermente disidratati. Tra gli effetti collaterali di questa condizione c’è sicuramente anche un aumento del rischio di stitichezza. E così, oltre a ridurre la frequenza nello svuotamento dell’intestino, si tende anche ad avere feci più dure, a volte addirittura dolorose da eliminare, creando le condizioni per lo sviluppo delle emorroidi o di per il peggioramento di un quadro già presente.

In caso di feci dure è importante bere molto, dare all’organismo i liquidi di cui ha bisogno, fare una regolare attività fisica e magari aiutarsi, occasionalmente, con i farmaci di automedicazione.

Quando servono i lassativi per andare in bagno

Tecnicamente si parla di stipsi quando una persona va di corpo meno di tre volte la settimana. Nella maggior parte dei casi la stipsi è primitiva o idiopatica, rappresenta cioè un’entità autonoma che, in assenza di lesioni organiche o biochimiche, è ricollegabile a una patologia cosiddetta “funzionale” della motilità dell’intestino. In molti casi, però i disturbi di stitichezza possono originarsi a causa di una ridotta massa fecale, legata, ad esempio a diete incongrue e a un limitato introito di fibre alimentari.

A volte poi la stitichezza nasce da problemi dell’intestino che impediscono il passaggio del bolo fecale, oppure da alterazioni funzionali del viscere. In queste circostanze, cercare le contromisure è fondamentale. Nei casi più ostinati di pigrizia intestinale, quando il sintomo è occasionale, come può capitare quando si va in vacanza per un cambio repentino di alimentazione, si può anche puntare sull’azione di farmaci da banco ad azione lassativa che hanno meccanismi di azione molto diversi. I lubrificanti rendono più facile la defecazione mentre altri aumentano la massa delle feci. Nei casi più ostinati e difficili si può anche puntare sull’azione di farmaci stimolanti in quanto irritano le pareti dell’intestino favorendone lo svuotamento 

Come avviene per tutti i farmaci, anche questi vanno impiegati solamente in caso di effettivo bisogno. L’abuso di lassativi può condurre a perdita di sali minerali, in particolare di potassio, fondamentale per il buon funzionamento delle cellule muscolari e di quelle cardiache senza dimenticare che l’azione del lassativo tende a ritardare la successiva evacuazione. 

Nel caso in cui la stipsi compaia rapidamente, magari accompagnata a nausea, forti dolori all’addome o presenza di sangue nelle feci, occorre sempre fare riferimento a chi ci cura.

Rimedi naturali per stimolare la defecazione

Le nostre abitudini sono fondamentali per contrastare la stitichezza e andare di corpo regolarmente. Il rimedio naturale numero uno in caso di stitichezza è il cibo. In questo senso, bisogna puntare forte su una sana alimentazione, ricordando che frutta, verdura e alimenti integrali sono il cardine della dieta che consente di mantenere efficaci le contrazioni intestinali.

Tra i frutti via libera a ciliegie, uva, mele (da mangiare con la buccia, ricca di fibra) e prugne. Tra le verdure più ricche di fibre ci sono, invece, le carote, le bietole, i porri e la cicoria. La scelta delle fibre alimentari va poi fatta con intelligenza, perché non tutte le fibre alimentari sono uguali. Quelle insolubili in acqua sono più utili per combattere la stitichezza, e sono presenti soprattutto nei cereali e nella crusca. All’interno dell’intestino, per la loro struttura chimica, si riempiono infatti di acqua e quindi aumentano il volume e la consistenza delle feci.

Al risveglio, e non solo, sarebbe poi importante consumare regolarmente un bicchiere d’acqua naturale, per offrire uno stimolo alla motilità dell’apparato digerente, e abituarsi a svolgere regolarmente mezz’ora di attività fisica al risveglio, per dare una “scossa” in più ai movimenti intestinali.

Infine, sarebbe importante cercare di evacuare sempre alla stessa ora, evitando di “trattenere” l’emissione delle feci (processo che viene interamente gestito dal cervello) troppo a lungo.

Quando poi la stitichezza si lega al meteorismo, meglio privilegiare alimenti ricchi in carboidrati complessi che contengano zuccheri rapidamente digeribili, come le patate, evitando invece quelli difficili da assimilare, come le castagne. E ricordate di prestare attenzione ai legumi contenenti amidi che difficilmente vengono digeriti completamente, anche perché contengono inibitori delle amilasi, gli enzimi che normalmente rendono assimilabili gli zuccheri. 

Esercizi di ginnastica “lassativa”

La pigrizia del corpo si riflette immancabilmente sull’attività dell’intestino. Tanto che tra le persone sedentarie la stitichezza è più diffusa rispetto a quanto si osserva tra gli individui che fanno una regolare attività fisica. Che il movimento aiuti, quindi, chi soffre di intestino pigro è ormai acclarato, tanto che tra i consigli che si danno a coloro che hanno problemi di stitichezza c’è sempre l’attività fisica.

Ma non tutti gli sport, pur se utili, sono sovrapponibili in termini di effetti sulla motilità intestinale quando una persona soffre di questo delicato problema. L’ideale, per certi versi, è l’attività in palestra o sul tappetino, a casa, per concentrare gli sforzi sui muscoli della parete addominale: ciò che conta è che tutto quanto potrebbe avere un riflesso sulla muscolatura intestinale venga stimolato, fornendo una sorta di supporto “esterno” alla pigrizia dei fasci muscolari che circondano il colon.

Senza strafare, insomma, si può dare una grossa mano all’evacuazione. Magari semplicemente saltando la corda in salotto, perché in questo modo i muscoli addominali vengono stimolati ritmicamente, contribuendo a dare ritmo al viscere. Insomma: ricordiamoci di puntare sull’esercizio fisico che, oltre ad agire in generale, concentra l’attività sui muscoli dell’addome.

Volete un altro esempio poco faticoso? Rimanete per qualche secondo accovacciati, sul pavimento, con le ginocchia piegate. In questo modo si può fare una sorta di “massaggio” naturale dell’intestino. Probabilmente, con la giusta respirazione, creerete una compressione che stimolerà i muscoli addominali. E sentirete forse la pancia “muoversi”. Segno che quanto state facendo è davvero utile.

Come prevenire quotidianamente la stitichezza

Prima di tutto, ricordiamo che la stitichezza in qualche caso è di origine organica. Questo significa che ci sono condizioni patologiche a sostenerla, e solo il medico può indicare il da farsi. 

La situazione cambia se, invece, come accade più di frequente, la stipsi è di natura funzionale. In queste circostanze la prevenzione appare fondamentale per offrire i giusti ritmi all’intestino. E con essa le buone abitudini.

In primo luogo, ricordiamo di contrastare lo stress che spesso entra in gioco nel determinare la stipsi legata a colon irritabile. O meglio: in queste situazioni i sintomi possono variare. Si va dalla stitichezza cui si alternano periodi di diarrea, al mal di pancia fino alla digestione lenta e alla sensazione di distensione dell’addome.

Anche se in alcuni casi può esserci una particolare sensibilità a certi cibi (ad esempio al latte e ai suoi derivati), spesso il colon irritabile trova origine anche in un malessere psicologico. Infatti, esiste un vero e proprio “asse” tra cervello e apparato gastrointestinale, lungo il quale corrono diversi stimoli. Si sa che la produzione di alcune sostanze può essere alterata dalle condizioni psicoemotive. Questo può avvenire per la motilina, che agisce sui movimenti del tubo digerente, oppure per la colecistochinina (che favorisce lo svuotamento della colecisti e quindi l’immissione di bile nell’intestino). Tali alterazioni possono, quindi, influire sull’attività intestinale modificando i ritmi di contrazione dei muscoli del tubo digerente.

Alimentazione

Capitolo dieta: l’alimentazione è, come ampiamente detto, fondamentale. Occorre evitare di privilegiare cibi particolarmente raffinati e poveri di fibre vegetali, perché così facendo si favorisce l’insorgenza di stitichezza. Allo stesso modo ricordiamo che una scarsa assunzione di liquidi non consente di “formare” feci pastose. Per cui che non manchino mai frutta verdura e le fibre insolubili

Per il resto possono danneggiare l’intestino cattive abitudini come mangiare in maniera affrettata, concentrare i pasti più ricchi la sera e modificare spesso le abitudini alimentari a causa di viaggi frequenti. Ultimo avvertimento: non stiamo fermi ma facciamo sport. E anche l’intestino seguirà più facilmente i giusti ritmi.