Caldo/freddo, i consigli su sbalzi di temperatura e “meteoropatia”
Meteoropatia e sbalzi di temperatura
Per alcune persone la meteoropatia esiste ed è percepita come una vera e propria patologia, che, come tale, va curata. Essa è associata al presentarsi di sintomi fisici e psichici nel corso di cambi di temperatura e meteo anche repentini. È tuttavia abbastanza comune per molti risentire degli sbalzi termici e provare la sensazione di “sentire” il tempo, quando magari il vento è troppo forte o le nuvole si sostituiscono al sole, tanto da avvertire reali fastidi: l’umore cambia, può salire l’ansia, si ripresentano piccoli dolori articolari e il mal di testa. Cosa accade? E come comportarsi?
Termoregolazione e sbalzi di temperatura repentini
Il sistema di termoregolazione dell’organismo non si comporta allo stesso modo in tutte le persone. Ci sono soggetti che percepiscono con sensazione di fastidio e immediata percezione di freddo anche cali di temperatura minimi, mentre altri a mala pena si accorgono che i valori termici sono scesi di dieci gradi.
La difficoltà a adattarsi alle modificazioni termiche è soggettiva, ma è più diffusa tra gli anziani, oltre a caratterizzare anche i neonati. Il loro organismo ha una particolare difficoltà a adattarsi agli sbalzi di temperatura e, quindi, anche un calo di soli 2-3 gradi, come può accadere in queste giornate, può generare la sensazione di infreddolimento.
A gestire la nostra percezione della temperatura esterna sono soprattutto le reazioni del nervo vago, che sono più intense quando il tempo cambia o in presenza di repentini sbalzi termici. Quindi ricordate di portare sempre con voi un maglioncino se siete particolarmente sensibili e se avete in programma un “entra ed esci freddo-caldo” da un centro commerciale, con il fresco dell’aria condizionata che si alterna al sole caldo delle giornate che ci attendono. Vale lo stesso se siete pendolari e, ad esempio spesso prendete il treno per andare al lavoro.
Come reagisce il nostro corpo quando c’è uno sbalzo termico?
A prescindere dalla percezione climatica, il passaggio repentino a due temperature climatiche differenti può anche rappresentare, purtroppo, la condizione ideale per favorire la comparsa di infezioni virali con conseguente comparsa di tosse, raffreddore, mal di gola. Questi quadri, in genere di breve durata, possono creare fastidi che possono essere affrontati, sul fronte dei sintomi, con i farmaci da banco, da scegliere in base al sintomo. Non bisogna poi dimenticare che esiste un altro elemento in grado di provocare piccoli fastidi alle alte vie respiratorie, l’inquinamento atmosferico. Nelle giornate con aria particolarmente “ferma”, un’atmosfera poco “pulita” e le polveri possono rendere più “secche” le mucose e quindi facilitare l’insorgenza di raucedine, mal di gola, sensazione di secchezza.
Sbalzi termici repentini e conseguenze: a cosa fare attenzione
Perturbazioni in arrivo
Chi “sente” il tempo quando le nuvole si avvicinano può sentire riacutizzarsi dolori articolari e farsi prendere da un’ansia e da un malumore inspiegabili nelle ore che precedono l’avvento di una perturbazione. Non è raro, soprattutto da parte delle persone un po’ più avanti negli anni, sentire l’affermazione “Domani cambia il tempo!” Proprio perché i dolori ad ossa e giunture si fanno sentire con più intensità. I fastidi sono infatti comuni soprattutto tra gli anziani e i bambini che possono sembrare più nervosi. In realtà si tratta di quadri che, a seconda delle caratteristiche individuali possono interessare persone di ogni età. Per fortuna si tratta di sintomi passeggeri, che possono scomparire in poche ore e che, in certi casi, possono essere efficacemente controllati con i farmaci di automedicazione come gli antinfiammatori in caso di dolori articolari.
Vento e mal di testa
Ci sono persone sensibili allo scirocco, il vento caldo che arriva dal mare e porta con sé le nuvole. In questi casi si possono scatenare ansia, irritazioni, mal di testa e sensazione di debolezza. Il meccanismo attraverso cui si instaurano i fastidi sarebbe legato, in particolar modo, agli ioni positivi che il vento trascina con sé e che possono modificare la risposta di alcune cellule dell’organismo. A rischio, oltre agli anziani, sono soprattutto le persone che hanno la tiroide che lavora troppo, cioè gli ipertiroidei.
Umidità in eccesso
Per chi soffre di problemi articolari, ad esempio alle ginocchia, ai gomiti o lungo la schiena, le perturbazioni agiscono in anticipo. Ci sono persone che hanno una specie di “barometro interno” e sono in grado di percepire non solo l’abbassamento della pressione ma anche l’aumento dell’umidità. Di conseguenza, il loro organismo reagisce al cambiamento con la comparsa di piccoli dolori. L’umidità in eccesso potrebbe aumentare la presenza di liquidi nelle articolazioni e rendere più “voluminose” le fibre di collagene con possibile aumento della sensibilità dei recettori del dolore. Inoltre, le variazioni della pressione atmosferica e dell’umidità possono causare l’irritazione dei nervi e provocare mal di testa. Anche in questa situazione i farmaci di automedicazione possono essere di grande aiuto. Visto che col tempo si può innescare, infatti, anche un meccanismo legato all’infiammazione, una risposta efficace nei dolori occasionali di breve durata può venire dai classici antinfiammatori non steroidei (Fans), che possono essere impiegati per uso topico (ad esempio sotto forma di gel, creme, pomate o cerotti) oppure per via generale, ovvero come compresse o bustine.
Prevenire i sintomi dovuti agli sbalzi di temperatura
Per evitare di incorrere nei fastidi da cambio repentino di temperatura corporea, sempre meglio vestirsi a cipolla e portare sempre con se una sciarpa leggera per proteggere le alte vie respiratorie dagli sbalzi termici.
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