Voglia di qualcosa di buono? Per non esagerare serve solo autocontrollo!
Conta più la qualità o la quantità quando ci troviamo di fronte ad un alimento? Viene da chiederselo, perché gli eccessi alimentari sono alla base di tanti problemi di salute come, solo per citare i più diffusi il sovrappeso e le difficoltà digestive.
Purtroppo la risposta è semplice, stando almeno a quanto dice la scienza. Quando scegliamo un alimento, anche se si tratta solo di un piccolo snack, tendiamo a prediligere la quantità e, quindi, a esagerare anche se il nostro corpo non lo richiede. Eppure, sempre stando alle ricerche, un piccolo snack può dare soddisfazione e gratificazione come una porzione molto più grande. Il problema è che tante, troppe volte tendiamo a mangiare cose golose in eccesso non per una reale necessità ma per desiderio, lasciandoci andare alla gola.
A dimostrare come invece basterebbe poco per darci soddisfazione e quanto non ci sappiamo controllare è una ricerca apparsa qualche tempo fa su Food, Quality and Preference che ha preso in esame 100 adulti cui è stato offerto uno snack in due diverse porzioni. La scelta era ovviamente libera ed è stata guidata solo dal desiderio e non dalla fame e, quindi, dal bisogno di cibo. Quelli che hanno preso la porzione più grande, hanno assunto più del 75 per cento in più di calorie rispetto a chi aveva scelto la dose più piccola. Secondo uno degli autori dello studio, Brian Wansink, docente all’Università Cornell, questo dimostra che sotto l’aspetto psicologico spesso ci guida istintivamente la disponibilità e la quantità di un determinato fuori pasto, rispetto al reale bisogno di cibo. Come a dire che, come sappiamo per esperienza, non cederemmo alla tentazione di uno snack se non vedessimo il cibo “goloso” e non ne vorremmo di più se le quantità fossero limitate.
Consiglio pratico: prima di peccare di gola aspettiamo un attimo e ragioniamo. Insomma, tutta questione di autocontrollo. Banalissimo, no? Eppure … non da tutti.
Purtroppo la risposta è semplice, stando almeno a quanto dice la scienza. Quando scegliamo un alimento, anche se si tratta solo di un piccolo snack, tendiamo a prediligere la quantità e, quindi, a esagerare anche se il nostro corpo non lo richiede. Eppure, sempre stando alle ricerche, un piccolo snack può dare soddisfazione e gratificazione come una porzione molto più grande. Il problema è che tante, troppe volte tendiamo a mangiare cose golose in eccesso non per una reale necessità ma per desiderio, lasciandoci andare alla gola.
A dimostrare come invece basterebbe poco per darci soddisfazione e quanto non ci sappiamo controllare è una ricerca apparsa qualche tempo fa su Food, Quality and Preference che ha preso in esame 100 adulti cui è stato offerto uno snack in due diverse porzioni. La scelta era ovviamente libera ed è stata guidata solo dal desiderio e non dalla fame e, quindi, dal bisogno di cibo. Quelli che hanno preso la porzione più grande, hanno assunto più del 75 per cento in più di calorie rispetto a chi aveva scelto la dose più piccola. Secondo uno degli autori dello studio, Brian Wansink, docente all’Università Cornell, questo dimostra che sotto l’aspetto psicologico spesso ci guida istintivamente la disponibilità e la quantità di un determinato fuori pasto, rispetto al reale bisogno di cibo. Come a dire che, come sappiamo per esperienza, non cederemmo alla tentazione di uno snack se non vedessimo il cibo “goloso” e non ne vorremmo di più se le quantità fossero limitate.
Consiglio pratico: prima di peccare di gola aspettiamo un attimo e ragioniamo. Insomma, tutta questione di autocontrollo. Banalissimo, no? Eppure … non da tutti.
Attraverso consigli pratici e informazioni chiare, ci dedichiamo a educare e guidare verso scelte di vita quotidiana consapevoli, promuovendo un benessere semplice e duraturo.