Quando la sosta alle vetrine è una malattia
Fermarsi spesso è un segnale d’allarme per la circolazione delle gambe. La chiamano la malattia delle vetrine. Ed è un segnale d’allarme da non sottovalutare perché, secondo le ricerche più recenti, indica che lungo le arterie si sono formati “restringimenti” che limitano l’apporto di sangue ed ossigeno agli organi. La malattia delle vetrine obbliga a fermarsi per un intenso dolore ai polpacci dopo qualche centinaio di metri. Il dolore, in questo caso, non nasce però dai muscoli affaticati, quanto piuttosto dal fatto che non arriva sangue a sufficienza ai muscoli per sostenere il passo. Di conseguenza, bisogna fermarsi in una serie di soste che, appunto, sembrano scandite dalle vetrine dei negozi dove si rimane bloccati per alcuni minuti, il tempo necessario ai muscoli per recuperare il sangue. Dopo di che si riparte, fino alla sosta successiva. Difendersi è possibile. Se vi accorgete che il dolore ai polpacci non vi consente di camminare, parlatene subito con il vostro medico. Basta un semplice esame doppler, che valuta la circolazione all’interno delle arterie, per sapere se il sangue non scorre regolarmente. Ma soprattutto mettete in pratica tutte quelle semplici regole preventive che possono aiutarvi a mantenere più sane le arterie. Si sa infatti che il fumo, il diabete, l’eccesso di grassi nel sangue e la pressione alta possono peggiorare le situazione, anche per quanto riguarda le arterie che irrorano cuore e cervello. Quindi occorre dimenticare la sigaretta ed evitare gli ambienti in cui si fuma molto, perché è provato che anche il fumo passivo può giocare un ruolo negativo. Non solo. Via libera all’attività fisica, compatibilmente con le possibilità di ognuno. L’ideale è fare una passeggiata almeno tre volte al giorno, cercando di fare un percorso costante e allungando progressivamente la strada, sia pure di poche centinaia di metri ogni settimana. L’allenamento aiuta i muscoli e la circolazione.
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