Tutti i piccoli fastidi della settimana bianca
Per gli amanti della montagna siamo nel bel pieno del periodo da dedicare alle discese su sci, snowboard e, per i più piccoli, slittino. È davvero bello trovarsi sulla neve, ma occorre sempre prestare attenzione al benessere: piccoli incidenti, scarsa preparazione fisica, abbigliamento non corretto, errori alimentari, azione del sole sulla pelle e sugli occhi possono dare il via a fastidi capaci di rovinarci il tempo che abbiamo scelto di passare sulla neve.
Per evitare spiacevoli inconvenienti, ecco, in sintesi, alcuni aspetti da non sottovalutare:
- Occhio alle cadute. Le articolazione, in particolari quelle del ginocchio e del piede, possono essere messe a rischio di movimenti improprio. Quindi una caduta, o anche uno scarpone non correttamente calzato che mette “a rischio” l’articolazione, possono essere fattori che mettono a repentaglio la prosecuzione della settimana bianca. Cadendo, specie se la neve è molto dura e ghiacciata, si rischia poi qualche piccola contusione. I segnali? Dolore molto intenso, che quasi limita la possibilità di muoversi e un gonfiore che si sviluppa nella parte colpita. Prima cosa da fare: applicate la neve sulla zona lesa: il freddo limita l’infiammazione. Poi, una volta giunti a casa, si può fare ricorso ai farmaci di automedicazione: esistono prodotti in grado di combattere il dolore e l’infiammazione, come ad esempio gli antinfiammatori non steroidei, e ci sono medicinali “su misura” a base di sostanze capillaro-protettrici capaci di contrastare l’eventuale livido o l’ematoma che si sono formati, disponibili anche sotto forma di pomata da applicare sulla parte lesa.
- Attenzione ai piccoli tagli. Per chi non ha scelto l’attrezzatura ideale per il proprio fisico c’è il rischio di piccole escoriazioni e di tagli nelle zone dell’epidermide a contatto con la parte rigida dello scarpone e soggette a continuo sfregamento durante il movimento. Bisogna proteggere per bene la lesione, con un’efficace disinfezione coprendola bene con una garza sterile. Poi, ci vuole sempre il riposo: è sconsigliato riprendere velocemente a sciare. Pur se il problema è di piccola entità e il fastidio sembra scemare, il giorno dopo i problemi, che nascono da una azione meccanica, pur se proteggete al meglio la parte danneggiata, tenderanno a ripresentarsi con bruciore, gonfiore e dolore.
- Alimentazione intelligente. Occhio al pranzo sulla neve: al pasto lungo la pista con alimenti particolarmente laboriosi per la digestione e contenenti grassi in quantità (la classica polenta al ragù o ai formaggi) deve far seguito un tempo necessario allo stomaco per la digestione: Se si riparte subito, inducendo uno sforzo fisico ai muscoli, c’è il rischio che il sangue e l’ossigeno siano poco disponibili per la digestione e per il cervello. Così possono comparire cefalea, digestione lenta o anche altri fastidi, aumentando il rischio di cadute e incidenti a danno del sistema muscolo-scheletrico. Sulle piste, meglio non esagerare.
- Sole amico/nemico. Occorre sempre sulla neve proteggere la pelle e le labbra dai raggi del sole per evitare le scottature oppure le classiche lesioni da herpes. Il ricorso responsabile ai farmaci di automedicazione, può aiutare a contrastare le prime attraverso medicinali ad azione emolliente, antisettica o antistaminica, così come le seconde tramite l’applicazione sulle labbra di medicinali ad azione antivirale. Tuttavia, anche se i raggi sulle piste “non scottano”, va sempre utilizzata una adeguata protezione solare per evitare la comparsa di disturbi tenendo inoltre presente che l’azione delle radiazioni solari in montagna può essere resa ancora più aggressiva dalla rifrazione della luce sulla neve e dal vento. Inoltre, non bisogna proteggere solamente l’epidermide ma anche gli occhi per cui ci vogliono sempre le giuste lenti da sole: l’esposizione al sole senza protezione per gli occhi – anche quando non stiamo sciando – o l’utilizzo di maschere e occhiali non adeguati può dare problemi acuti come, ad esempio arrossamenti, bruciori e sensazioni di avere un corpo estraneo nell’occhio, cioè i classici segni della congiuntivite.
L’automedicazione può essere lo strumento giusto per limitare i fastidi e riprendere a frequentare le piste. Ma come sempre, meglio prevenire e mettere in atto comportamenti di buon senso che ci permettono di goderci a pieno il bello dello sport e del movimento ad alta quota.
Attraverso consigli pratici e informazioni chiare, ci dedichiamo a educare e guidare verso scelte di vita quotidiana consapevoli, promuovendo un benessere semplice e duraturo.