Prurito intimo: le tante cause e i molti rimedi per il bruciore vaginale
Probabilmente, tra i diversi sintomi al femminile, il prurito intimo è uno dei più diffusi. Certamente, si trova nella top 10 dei fastidi per la donna che in età fertile, per la quale la curva ormonale mensile può predisporre più facilmente a infezioni e infiammazione del tratto genitale, sebbene anche in menopausa si possono avere condizioni capace di generare il quadro. Tuttavia, fermarsi solamente alle variazioni endocrine dell’organismo femminile non sarebbe corretto.
A influire sulla comparsa del prurito intimo possono concorrere diversi cofattori, da una igiene intima non ottimale, all’alimentazione poco attenta al consumo di vegetali e fibre, con predilezione per alimenti che facilitano l’infiammazione, allo stress, fino alla eccessiva sudorazione e al contatto con tessuti non proprio indicati per il ph cutaneo e delle mucose. Tutti questi elementi possono favorire irritazione e l’insorgenza di prurito, “figlio” a sua volta di infezioni batteriche, fungine o altro. Il prurito, assieme al bruciore e agli arrossamenti delle parti intime, è il segnale di una sofferenza da non sottovalutare.
Le cause del prurito vaginale e i sintomi associati
Per comprendere la potenziale origine del prurito intimo vanno considerati diversi fattori: la localizzazione (genitali esterni o interni), l’intensità del disturbo e degli altri sintomi associati come arrossamento e bruciore, particolari cambi nelle abitudini di vita (come un cambio degli assorbenti intimi o dei detergenti utilizzati). Inoltre, la presenza di perdite che non dovrebbero manifestarsi, così come la loro assenza, può diventare una guida per meglio comprendere il quadro.
Se il prurito intimo è associato alle perdite vaginali
Le perdite vaginali possono caratterizzare alcune infezioni come quelle da clamidia, da herpes genitale, da tricomonas vaginalis o da candida. In questi casi a finire sotto accusa è solitamente l’attività sessuale pur se ci sono quadri di candidosi che possono avere origine da particolari mutamenti dell’habitat batterico vaginale, con conseguente comparsa di infezioni fungine legate a scarsa attività immunitaria.
Prurito intimo e perdite vaginali: il caso della candida
L’infezione da candida albicans, un agente infettivo appartenente alla famiglia dei miceti o funghi, assume caratteristiche diverse nei due sessi. Nella donna, l’infezione è riconoscibile con facilità perché la parete della vagina si ricopre di perdite biancastre, che tendono ad assumere un aspetto denso, simile alla ricotta o al latte cagliato. Inoltre, la vulva è irritata e la secrezione vaginale si riduce. In più possono esserci dolore durante i rapporti sessuali, bruciore e difficoltà a urinare. Nel maschio, invece, spesso l’infezione rimane asintomatica ed è per questo che spesso la candidosi tende spesso a passando da un partner all’altro se, una volta diagnosticato il problema, la terapia antifungina non viene assunta da entrambi i partner.
Se non ci sono perdite vaginali
Quando il prurito si sviluppa senza determinare perdite particolari, al contrario, si tende a incolpare una reazione cutanea che indica un “insulto” da parte di elemento esterno che, determina, la comparsa del quadro sintomatico. I composti presenti in assorbenti o detergenti, o la sudorazione e il contatto con biancheria intima non traspirante, solo per fare alcuni esempi, possono, possono avere come conseguenza reazioni che si manifestano con il prurito intimo.
Prurito intimo e infezioni batteriche: a cosa fare attenzione
I disturbi legati al prurito, bruciori compresi, possono interessare, come detto, sia le aree esterne dei genitali femminili sia la mucosa della vagina, particolarmente sensibili a mutamenti dell’ambiente. In questo senso, i potenziali “colpevoli” possono essere agenti infettivi di vario tipo e, tra loro, in prima fila ci sono i batteri, soprattutto i ceppi che normalmente si trovano nell’intestino e possono, in diverse circostanze, trasmettersi agli organi genitali, così come salire lungo l’apparato urinario dando origine, molto spesso a cistite. I batteri vanno trattati con una terapia specifica prescritta dal medico specialista per il problema diagnosticato. In questo specifico caso la valutazione clinica è molto importante in quanto la terapia antibiotica può, in alcuni casi, facilitare alterazioni del livello di acidità vaginale e questo è certamente un fattore che può favorire lo sviluppo di infezioni future.
Senza dimenticare che anche l’igiene intima non sempre ottimale può favorire o accentuare il fastidio.
Come lenire il prurito vaginale
In caso di infezione batterica, le cure specifiche nei confronti del batterio vanno indicate dal medico. Ma come avviene in altri casi ci sono farmaci di automedicazione per uso topico (creme, gel, lavande, ovuli) ad azione antifungina, antisettica e antinfiammatoria che, caso per caso, possono favorire la guarigione del sintomo. In caso di prurito e arrossamento per lenire i fastidi è importante detergere l’area infiammata con bicarbonato o più semplicemente acqua fresca o tiepida.
Prurito vaginale, igiene intima e prevenzione
Più in generale, per la gestione della sintomatologia e per prevenire la ricomparsa del prurito intimo, è fondamentale l’igiene intima, attraverso l’uso di detergenti che non alterino l’acidità vaginale. In chiave preventiva è anche importante non condividere asciugamani, accappatoi o simili con gli altri.
Quando si parla di prurito intimo è importante prestare attenzione ad alcuni fattori scatenanti, come ad esempio, l’uso di certi assorbenti o di certi tessuti. In chiave preventiva, bisogna ricordare di seguire un’alimentazione ricca di fibre e di vegetali, per avere un aiuto sul fronte di una buona regolarità intestinale, che rende più difficile la migrazione dei batteri intestinali verso l’apparato genitale. Inoltre, specie in presenza di una infezione fungina, non va sottovalutato il fatto che una dieta troppo ricca di zuccheri e carboidrati possono peggiorare il quadro, dando “nutrimento, ad esempio, ai miceti della candida.
Senza dimenticare che la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse passa anche attraverso l’impiego del preservativo. Meglio non dimenticarlo.
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