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Diarrea? Ecco cosa mangiare: l’elenco dei cibi astringenti

diarrea

Le cause della diarrea possono essere diverse: una tossinfezione alimentare, un virus che va ad interferire con il benessere dell’apparato digerente, per qualcuno anche la semplice assunzione di alimenti non propriamente sicuri sotto l’aspetto dell’igiene o il cambio di alimentazione perché ci si trova in vacanza. Detto che occorre sempre riconoscere assieme al medico quali possono essere gli elementi che scatenano il quadro, bisogna puntare al reintegro dei liquidi e dei sali minerali perduti e agire con i farmaci di automedicazione per limitare l’impatto del sintomo, specie se le scariche si ripetono molte volte ogni giorno. Così come è importante affrontare con questi medicinali sintomatici eventuali altri sintomi che si accompagnano alle scariche fecali, come febbre, mal di stomaco, nausea.

Ciò che conta, comunque, è fare in modo di offrire comunque alimenti astringenti che possono aiutare a “trattenere” le perdite, facilitando la formazione della massa fecale per agire, per dirla molto semplicemente, quasi come una sorta di “tappo” in grado di frenare l’evacuazione. Come comportarsi? Ecco, in sintesi, qualche consiglio pratico.

Le cause della diarrea e i sintomi associati

La diarrea è caratterizzata dalla necessità di andare in bagno più volte al giorno e dall’emissione di feci liquide e di poca consistenza. Spesso si accompagna a dolori all’addome e a una sensazione di debolezza, specie quando provoca la perdita di quantità elevate di liquidi e sali minerali ed è associata anche ad altri sintomi a carico dell’apparato digerente come, ad esempio, il vomito. Nelle forme più comuni, che possono presentarsi in tutti i periodi dell’anno, l’insorgenza della diarrea è legata a un’infezione virale che si trasmette direttamente tra i diversi individui, oppure anche a una tossinfezione legata all’assunzione di alimenti o bevande contaminati. La sua comparsa rappresenta, quindi, un sistema di “pulizia” del corpo da agenti patogeni che va gestito per alleviare il fastidio, senza azzerarlo perché, pur essendo un disturbo, ci aiuta a star meglio in quanto si tratta di un meccanismo di difesa dell’organismo. 

Non va tuttavia dimenticato che, a volte, l’insorgenza di diarrea può far seguito a un trattamento prolungato con alcuni farmaci, come ad esempio gli antibiotici, che possono indurre alterazioni nel microbiota intestinale, ovvero nei batteri che vivono all’interno dell’intestino. In questo caso, così come accade quando il sintomo fa parte di una condizione clinica complessa, la parola deve passare al medico.

I cibi astringenti per la diarrea

Riso. Limone. Il classico canarino digestivo da bere. Quando ci si trovava con le scariche di diarrea caratterizzate dall’intestino fuori controllo e le feci quasi liquide, magari anche poco colorate, queste erano le contromisure che le nostre nonne impiegavano, magari limitando al contempo anche gli alimenti che in qualche modo possono “facilitare” l’evacuazione, come l’olio d’oliva. 

Il classico piatto di riso con un filo d’olio e parmigiano, per fare “massa” nelle vie digestive, era insomma la contromisura ottimale per offrire calorie e sostegno. 

Oggi la visione alimentare è un pochino più ampia. In termini generali, oltre al riso e al limone, vanno considerati astringenti i cereali oltre che carni e pesci magri lessati o al vapore ma non solo. 

Vediamo di seguito nel dettaglio cosa mangiare contro la diarrea.

La frutta astringente

Tra i frutti, meglio puntare sugli agrumi come limone, arance e mandarini per la loro capacità astringente. Evitare invece la frutta sciroppata, le prugne, l’uva. Anche le mele crude (non cotte) hanno elevate proprietà astringenti e prebiotiche grazie alla presenza della pectina, una fibra che aiuta ad incrementare la consistenza delle feci.

La verdura astringente

Siamo abituati a considerare le verdure e gli ortaggi come “nemici” in caso di diarrea. Ma non è corretto, anche se ovviamente le verdure classiche a foglia verde tendono ad accentuare le evacuazioni piuttosto che a favorirne il controllo. In caso di diarrea, quindi, le verdure astringenti sono carote (cotte a vapore o bollite) e patate (cotte a vapore o lesse). Inoltre, al posto delle verdure, anche se bollite, si può puntare su centrifugati che offrono liquidi e magari, accompagnati da limone spremuto, possono aiutare a frenare le scariche.

Cereali, carni, pesce con la diarrea

Il riso è il cibo per eccellenza in una dieta astringente contro la diarrea. Più in generale, si consiglia un’alimentazione a base di cereali come pane tostato o fette biscottate, si sconsigliano invece i cereali integrali, che possono aggiungere fibre e quindi far lavorare di più l’intestino, facilitando la comparsa di spasmi. Sul fronte delle proteine, si possono proporre carni e pesci magri, lessati o al vapore

Perché è fondamentale reintrodurre i liquidi?

In caso di diarrea occorre bere molta acqua, magari anche sfruttando tisane e infusi che possono anche favorire l’assunzione di limone e altri frutti spremuti ad azione astringente. Questo perché le feci liquide fanno eliminare acqua e Sali minerali favorendo, ancor più in bambini e anziani, la disidratazione e acuendo i sintomi della stanchezza e della debolezza.

Cosa mangiare in caso di diarrea

Riepilogando, ecco un elenco di cibi che aiutano in caso di diarrea:

  • Pane tostato o fette biscottate (non integrali)
  • Riso o semolino
  • Carni magre
  • Pesce lesso
  • Formaggi non fermentati (ricotta, crescenza, mozzarella, scamorza)
  • Prosciutto sgrassato e bresaola
  • Carote, patate, spinaci (meglio se le verdure sono cotte)
  • Frutti dalle proprietà astringenti mele, banane, limone)

I cibi da evitare con la diarrea

È inoltre importante ricordare che accanto ai cibi consigliati, ci sono i cibi da evitare perché possono anche peggiorare il quadro avendo funzione lassativa. È il caso, ad esempio, del latte e dei latticini freschi, dei salumi, di condimenti grassi come burro, intingoli, alimenti fritti, salse. Fate anche attenzione alle cotture più elaborate, ai cibi speziati e, alle brioche da prima colazione, alla pizza, specie se molto ricca dimenticando per qualche giorno dolci, creme e simili. Carni e alimenti grassi e condimenti ricchi o speziati possono infatti stimolare i movimenti intestinali che invece si punta a controllare. Anche il brodo di carne non è particolarmente indicato in caso di diarrea.

Riepilogando, ecco cosa evitare in caso di diarrea:

  • Dolci (soprattutto se elaborati e con creme)
  • Cibi fritti (patatine, melanzane, ecc.)
  • Cibi grassi, piccanti  e speziati
  • Salse e intingoli  
  • Bevande gasate 
  • Pane e alimenti integrali
  • Legumi
  • Verdure crude
  • Cavoli, cavolfiori, broccoli cotti
  • Frutta secca (noci, nocciole, ecc.)
  • Pere, prugne, uva, fichi

Diarrea: quando ricorrere ai farmaci?

Come detto, la diarrea è un meccanismo difensivo dell’organismo: serve per eliminare qualcosa che potrebbe essere nocivo. E quindi va contrastata, ma non azzerata, perché le reazioni delle vie digestive consentano di riportare prima possibile il benessere. Per questo i farmaci antidiarroici di automedicazione se la diarrea è occasionale e particolarmente intensa sono utili: limitano la motilità intestinale e quindi le scariche, ma non spengono completamente la reazione e possono essere affiancati sia a farmaci a base di lievito e i lattobacilli che aiutano a ricostituire il microbiota intestinale.

Uno dei principi attivi più utilizzati per inibire le scariche è la loperamide che però non va usato nei bambini e va evitato in situazioni specifiche come la presenza di malattie infiammatorie croniche intestinali (ad esempio colite ulcerosa e malattia di Crohn), se c’è sangue nelle feci, quando si rischia un blocco intestinale o se sono in corso infezioni da batteri che possono diffondersi nel sangue.

Se la diarrea non si autolimita e scompare dopo qualche giorno, la parola deve passare al medico che potrebbe anche prescrivere, se del caso, antibiotici sviluppati specificamente per essere attivi sui germi che più facilmente provocano problemi in questo settore dell’organismo. 

Diarrea e contaminazione del cibo: le regole da seguire in cucina

Prevenire la diarrea a tavola è possibile e ci sono delle semplici regole da seguire per evitare il rischio di trasmissione di germi nocivi per l’apparato l’intestino. La prima in senso assoluto è lavarsi spesso le mani. Proprio le mani, infatti, rappresentano la fonte più comune di diffusione delle infezioni a carico del sistema gastrointestinale. Per il resto occorre sempre utilizzare acqua “sicura” e non contaminata e ci vuole molta attenzione nel maneggiare gli alimenti. 

Per approfondire il tema, leggi questo articolo: https://semplicementesalute.it/magazine/igiene-alimentare-domestica-come-evitare-la-contaminazione-crociata/