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I dolori dell’umidità e del vento: cosa fare e come prevenire

I dolori dell’umidità e del vento: cosa fare e come prevenire

“Sento il tempo”. Quante volte abbiamo detto questa frase, magari per il riaccendersi di un dolore alle articolazioni o piuttosto ai muscoli della schiena? Se è vero che ci sono persone realmente meteoropatiche – e per loro è il medico a stabilire confini del quadro e dei trattamenti da attuare – è altrettanto innegabile che le condizioni atmosferiche possono, in qualche modo, “perturbare” anche il benessere dell’organismo, soprattutto per persone particolarmente sensibili, che vengono dette, appunto, meteorosensibili, come chi soffre di reumatismi. Per loro, quando il tempo cambia, è più facile che anche i piccoli dolori alle articolazioni e l’infiammazione che li accompagna si risveglino o si facciano più intensi, con evidenti ripercussioni sul benessere. 

Come vento e umidità causano i dolori articolari

Per chi sente il tempo, a danno delle articolazioni, il periodo è sicuramente a rischio per un motivo ben preciso: si crea più facilmente che nella bella stagione l’abbinata “pericolosa” tra umidità elevata e vento. A ricordarlo c’è una ricerca condotta all’Università di Manchester che ha coinvolto persone affette da condizioni patologiche articolari caratterizzate proprio da dolore e infiammazione. Pensate che, tra chi soffre di fibromialgia il rischio che compaia o si intensifichi la percezione del dolore correlato ad artrosi o dolori legati ad alterazioni del sistema di controllo nervoso (i cosiddetti dolori neuropatici) appare correlato anche alle condizioni meteorologiche: quando il cielo si fa cupo e carico di nubi basse o quando il vento soffia, la probabilità di andare incontro a fastidi crescerebbe di circa un quinto.

Anche il freddo è spesso “accusato” di provocare dolori articolari: stranamente, invece, l’influsso della temperatura sul dolore non sarebbe altrettanto significativo visto che né il clima rigido né il caldo eccessivo sembrano avere un impatto sulla percezione di chi soffre. Più in generale, associando l’azione di umidità, bassa pressione atmosferica e vento, il rischio di veder accentuarsi i dolori appare elevato di circa il 20 per cento.

Come fanno alcune persone a “sentire il meteo”?

Per chi soffre di problemi articolari, ad esempio alle ginocchia, ai gomiti o lungo la schiena, le perturbazioni “si sentono” in anticipo. Anche se può sembrare strano, infatti, molte persone hanno una sorta di barometro interno e sono in grado di cogliere non solo l’abbassamento della pressione ma anche l’aumento dell’umidità, reagendo di conseguenza con la comparsa di piccoli dolori che appunto segnalano loro che “sta cambiando il tempo!”. Ancora oggi la scienza non è in grado di spiegare completamente il meccanismo che conduce a questa situazione, anche perché, viceversa, ci sono anche persone che invece sentono riaccendersi i fastidi quando il sole torna a brillare nel cielo. Tra le teorie più in voga c’è quella che collega l’eccessiva umidità a una sorta di impercettibile (ma poi all’atto pratico significativo in termini di dolore) mutamento dell’equilibrio dei liquidi all’interno dell’articolazione. L’umidità in eccesso potrebbe influire su due elementi: da un lato, aumenterebbe la presenza di liquidi nell’articolazione, dall’altro renderebbe più “voluminose” le fibre di collagene. In questo modo si crea una sorta di “stimolo aggiuntivo” ai recettori del dolore presenti, con conseguente incremento della sensibilità e comparsa dei fastidi.

Mialgie da freddo e dolori muscolari

Quando fa freddo, uno sforzo fisico senza il necessario riscaldamento può dare più facilmente origine a dolori muscolari improvvisi, chiamati anche “mialgie da freddo”. Per chi fa allenamento, insomma, è sempre fondamentale il necessario riscaldamento perché, altrimenti, si può più facilmente andare incontro a traumi o a sofferenze del tessuto muscolare, con dolore e blocco dei movimenti. Nel corso dell’attività fisica i muscoli lavorano più del normale e quindi necessitano di quantità più elevate di ossigeno e di nutrienti.

Anche per questo, con il freddo e il mancato riscaldamento, possono manifestarsi crampi muscolari seguiti poi dalle classiche contratture. Non si tratta di dolori che fanno parte dello sforzo ma di una reazione normale dei muscoli in sofferenza. Per questo, se le giornate sono particolarmente rigide o non siete sufficientemente protetti, evitate sforzi intensi senza la necessaria acclimatazione dei muscoli. E ricordate di massaggiarli sempre prima dello sforzo con soluzioni in grado di ridurre il rischio di contratture o altri problemi muscolari.

I rimedi contro dolori da freddo e da umidità

Ovviamente, sul fronte dei rimedi non è possibile agire sulle condizioni climatiche, a meno che non si trovi il modo di fare una vacanza fuori stagione. E allora, mentre nelle forme croniche caratterizzate da vere e proprie patologie reumatiche deve essere il medico a indicare il trattamento più indicato, nei casi in cui i disturbi del “tempo” siano occasionali, un aiuto per combattere dolore e infiammazione può venire dai farmaci di automedicazione ed in particolare dai medicinali ad azione antinfiammatoria. Questi medicinali contrastano specificamente l’infiammazione che è alla base di questo tipo di dolore e facilitano il ritorno al benessere e al normale movimento, nell’attesa che l’umidità cali e il sole torni a splendere in cielo. Attenzione poi in caso di contratture muscolari. Esistono farmaci studiati appositamente per detendere i muscoli (vengono chiamati miorilassanti) e quindi favorire il ritorno al benessere, con remissione del dolore, senza dimenticare che una sana alimentazione e l’idratazione necessaria restano elementi sempre importanti per ridurre i rischi. A prescindere dalla meteorologia.