Un pizzico di piccante aiuta davvero il cuore
Spesso, soprattutto al sud, c’è la tendenza di aggiungere un pizzico di peperoncino ai piatti. La scelta non nasce solamente da un problema di gusto, ma, come dicevano le nonne, aggiungere un elemento piccante poteva aiutare la digestione dello stomaco (specie in caso di piatti molto elaborati che potevano indurre digestione lenta e nausea). Oggi la scienza arriva a segnalare come il piccante sia anche amico del cuore. A dirlo, sia pure senza spiegare i meccanismi attraverso cui si esplicherebbe l’effetto protettivo, è una ricerca condotta in Cina sulla base dei dati raccolti su quasi 7.000 persone e pubblicata su British Journal of Nutrition. Oltre alla valutazione del consumo di alimenti piccanti e dell’entità di queste “aggiunte” gli scienziati hanno misurato il profilo lipidico dei partecipanti, ovvero colesterolo totale, Hdl (quello ad azione protettiva), Ldl (le proteine che legano il colesterolo “cattivo” mantenendolo all’interno dei vai sanguigni) e trigliceridi. Quanto più aumentava il consumo e la frequenza degli alimenti piccanti tanto più erano alti i valori del colesterolo buono e più bassi quelli del cattivo, oltre che dei trigliceridi. Insomma, oltre a dare gusto, un pizzico di piccante può aiutare la salute a meno che non sia controindicato dalle condizioni dello stomaco. Senza dimenticare che con i piatti elaborati è sempre meglio non esagerare e che i farmaci di automedicazione, in caso di eccessi, possono aiutare a combattere digestione lenta, meteorismo e simili.
Attraverso consigli pratici e informazioni chiare, ci dedichiamo a educare e guidare verso scelte di vita quotidiana consapevoli, promuovendo un benessere semplice e duraturo.