Gola secca: le cause e i rimedi per lenire la secchezza
Le sensazioni, tutte sgradevoli, che ci procura la gola secca possono essere diverse. A volte, sembra quasi ci sia una gratta-formaggio che si muove dietro il palato, soprattutto quando parliamo o deglutiamo.
Altre volte, ci accorgiamo che la gola è secca a causa del bruciore che avvertiamo al passaggio del cibo o delle bevande. Altre ancora la secchezza sembra durare a lungo, magari associata a raucedine. Sovente poi, la secchezza della gola può manifestarsi attraverso un insieme di tutti questi sintomi.
Per chi va incontro a secchezza della gola, con i classici disturbi del mal di gola, non c’è solo il raffreddore a creare problemi. E non ci sono solo i virus a stimolare l’infiammazione. Per questo occorre capire come nasce il mal di gola, e che ci sono semplici abitudini di vita che possono aiutarci a prevenirlo.
Cosa fare quando si ha la gola secca
Quando i fastidi legati alla gola secca sono intensi, un aiuto può venire dai farmaci di automedicazione, ad azione antisettica e antinfiammatoria, che permettono di disinfiammare l’area sofferente.
Per chi ha la gola secca e che brucia, spesso associata a solletico e pizzicore, è inoltre importante fare attenzione ad avere il giusto tasso di umidità nell’ambiente e il necessario ricambio d’aria la notte, quando, peraltro, i fastidi della gola secca aumentano.
Il motivo? Quando si sta sdraiati a pancia in su i fluidi che corrono lungo le vie respiratorie si muovono molto di meno, limitando la loro azione di “pulizia” delle strade del respiro. In più, la membrana del palato tende a “toccare” le zone infiammate della gola, favorendo la comparsa degli accessi di tosse e peggiorando la sensazione di bruciore.
Se non si pone rimedio a questa situazione, fluidificando le secrezioni dei bronchi e riducendo l’infiammazione, si apre la porta a germi e virus che si voleva lasciare fuori di casa. E si rischia di aggravare la situazione.
Gola secca e calo di voce: cosa fare
Come detto, la gola secca spesso si accompagna ad un calo della voce. Detto che, se la voce roca persiste per diversi giorni, occorre sempre parlare con il medico che può prescrivere eventuali controlli, ci sono semplici regole per combattere il calo di voce e lo “strano” bruciore in gola che, sovente, l’accompagna.
Quasi sempre, alla base della situazione c’è un’infiammazione della faringe o della laringe, che può essere tenuta sotto controllo con i rimedi della nonna: suffumigi, bevande calde, una sciarpa intorno al collo per contrastare gli sbalzi termici e affrontare meglio il freddo, possono davvero risolvere un leggero mal di gola.
Gola secca e reflusso gastroesofageo: quale legame?
In circa un caso su tre, i sintomi del reflusso gastroesofageo possono ingannare. Questa condizione, infatti, è responsabile di molti disturbi anche a carico delle vie aeree superiori. I disturbi orofaringei comprendono mal di gola, raucedine, tosse cronica.
Attenzione va prestata anche alle orecchie: a volte il reflusso si manifesta con sintomi che ricordano quelli dell’otite, ma che traggono origine proprio dall’eccesso di acidità che risale lungo l’esofago.
In queste circostanze, ovviamente i farmaci di automedicazione possono aiutare a lenire i sintomi, se di breve durata, anche a carico di laringe e faringe oltre che dell’apparato gastrointestinale. Ma spesso, occorre approfondire la situazione, anche per scoprire se i disturbi sono legati, come accede spesso, alla presenza di un’ernia iatale.
Come mai ci può essere gola secca e bruciore di gola in presenza di questa alterazione anatomica? In presenza di ernia iatale, il succo gastrico refluisce verso l’esofago, e cioè verso l’alto, e può anche – ma non sempre – determinare diversi disturbi, primo fra tutti un forte senso di bruciore.
Spesso, per fortuna, l’ernia iatale è completamente asintomatica, cioè non provoca alcun disturbo. Solo nei casi in cui il reflusso di materiale acido dallo stomaco verso l’esofago è imponente può comparire un forte bruciore dietro lo sterno o, a volte, anche fastidio in gola.
A livello laringeo, per concludere, il reflusso può determinare una infiammazione cronica delle corde vocali: le corde si presentano un poco edematose ed arrossate, mentre la laringe produce secrezioni mucose abbondanti che si depositano sulle corde vocali.
Secchezza alla gola dovuta a sforzo delle corde vocali
Negli adulti esiste anche una “sindrome da karaoke”, cui bisogna prestare attenzione: sforzare le corde vocali parlando a voce alta, gridando o cantando a squarciagola, non fa bene.
La laringe è un organo molto delicato proprio perché, attraverso il movimento delle corde vocali, svolge funzioni nobili come la fonazione, la deglutizione e la respirazione. Quindi va protetta, ad esempio, evitando di fumare e di consumare alcolici in eccesso.
Gola secca e bambini: come comportarsi?
Veniamo all’età pediatrica. In termini generali se un bambino è rauco e ha la sensazione di gola secca significa che ha in atto un’infiammazione delle corde vocali.
Dal punto di vista pratico, ovviamente, se sta abbastanza bene, conviene farlo uscire e non costringerlo in ambienti chiusi. In casa, è invece importante umidificare l’ambiente e fare un semplice aerosol con soluzione fisiologica con lo scopo di rendere meno “secca” la gola.
Se la situazione non migliora con le misure sopracitate, va sentito il pediatra per valutare l’opportunità di fare un aerosol con un preparato cortisonico. Infine, se il bimbo tossisse con tosse metallica o abbaiante, bisogna farlo vedere senza temporeggiamenti dal pediatra per evitare un quadro clinico di difficoltà respiratoria legato al laringospasmo.
Gola secca e faringite: farmaci di automedicazione
Quando si ha la faringite, la gola duole e il dolore si fa sentire in particolar modo quando si deglutisce (o si ingerisce del cibo). In genere nella classica faringite virale la gola appare gonfia e arrossata.
Se, in caso di faringite, compare la febbre, più facilmente si tratta di forma di natura batterica, specie se la temperatura è particolarmente elevata. Anche la presenza di placche biancastre, che si notano sulle tonsille e sugli organi vicini, può far pensare a un quadro di origine batterica. In tutti questi casi la diagnosi va sempre fatta dal medico, che può impostare, se lo ritiene, un trattamento antibiotico mirato.
Quando si va incontro a un accesso di mal di gola, tipico ad esempio delle stagioni fredde o di improvvisi sbalzi termici, i farmaci di automedicazione possono essere di grande aiuto, considerando sempre che occorre consultare il medico se i sintomi non scompaiono dopo alcuni giorni.
Per il trattamento delle forme lievi di faringite si possono impiegare ad esempio gli antisettici/disinfettanti del cavo orale mentre, nelle forme più intense, si possono impiegare farmaci topici, come per esempio, gli spray, ad azione antinfiammatoria
Rimedi contro la gola secca
Il mal di gola, soprattutto per chi è particolarmente esposto a sviluppare faringiti, può essere prevenuto e trattato anche seguendo semplici rimedi naturali.
Ad esempio, è importante proteggere bene la gola e il naso quando ci si trova esposti a temperature particolarmente rigide, soprattutto se si giunge da ambienti riscaldati.
Allo stesso modo, conviene sempre evitare l’aria troppo secca, che può facilitare l’insorgenza del disturbo, preferendo, invece, ambienti umidi.
Sempre per questo motivo, occorre abolire il fumo, che ha un’azione irritante diretta e aumenta la temperatura nelle prime vie respiratorie favorendo l’insorgenza di infiammazioni.
Sul fronte dell’alimentazione, quando si ha una faringite, è meglio evitare di consumare cibi e bevande eccessivamente caldi e soprattutto speziati o comunque in grado di aumentare il senso di bruciore.
Come consigliavano le nostre nonne, un buon bicchiere di latte tiepido con miele può essere d’aiuto in queste situazioni!
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