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Così le ghiandole segnalano un’infiammazione

Cosi le ghiandole segnalano una infiammazione
Per le mamme, quando “vengono allo scoperto” in un bambino, possono essere motivo di ansia. Sono piccole “palline” che compaiono magari sul collo, sotto la mandibola o all’inguine. Le linfoghiandole o ghiandole linfatiche altro non sono che “segnalatori” di una situazione che coinvolge il sistema difensivo dell’organismo. Nel corpo umano, infatti, oltre ai vasi che trasportano il sangue, ci sono anche altri “condotti” entro cui scorre la linfa. In questo sistema esistono delle “stazioni”, detti  linfonodi, con funzioni immunologiche. Sono dei piccoli noduli duri, mobili e di dimensioni inferiori a 0,5 – 1 centimetri che si manifestano soprattutto in alcune zone, soprattutto dietro alla nuca, ai lati del collo, sia anteriormente (sotto alla gola,  di lato) che posteriormente,  e all’inguine. Quando le ghiandole linfatiche si ingrossano, tanto da sentirsi facilmente alla palpazione dando, ad esempio, fastidio in caso di deglutizione come quando compaiono ai lati del collo, ci segnalano una infiammazione in atto  di cui, soprattutto in assenza di una causa definita e uno specifico disturbo, occorre parlare con il medico. In genere, un forte mal di gola o un fastidio ai denti possono dar luogo all’ingrossamento delle ghiandole linfatiche. A volte, quindi, per aiutare a “sgonfiarle”, basta semplicemente agire sui sintomi per “spegnere l’infiammazione”, facendo ricorso, in modo responsabile, ai farmaci di automedicazione ad azione antinfiammatoria. Senza dimenticare che, in tutti i casi, se l’ingrossamento delle ghiandole linfatiche si protrae per più di qualche giorno, o si associa ad altri segnali come un maggiore senso di stanchezza o è ricorrente va chiesto sempre  il consulto del medico.