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Tennis, giochiamo ma con attenzione

Tennis, giochiamo ma con attenzione

Gli appassionati di tennis e non solo guardano con fervore le maratone di Berrettini, le prestazioni di Sinner, ai colpi di Sonego, ai ritmi di Camila Giorgi. È una sorta di “giovane Italia” del tennis che ci riporta a epoche non troppo vicine, ma riaccende il piacere per uno sport bello e impegnativo che sicuramente è in grado di mantenere in forma la mente e il corpo. In occasione della Giornata Mondiale del Tennis, che si celebra oggi, 4 marzo, occorre però ricordare che per il benessere chi gioca a tennis in modo amatoriale o magari si sta spostando verso le racchette larghe e corte del Padel deve prestare attenzione. Ci sono sforzi che vanno fatti solo dopo una opportuna preparazione. Più in generale, giocare a tennis richiede una buona forma fisica, visto che spesso inseguire una pallina può diventare un’attività anaerobica prolungata in grado di mettere in difficoltà un organismo non completamente allenato, soprattutto se si gioca all’aperto e, via via che le giornate si faranno più calde, sotto il sole.

Le alte temperature contribuiscono far perdere grandi quantità di liquidi e sali minerali all’organismo, con conseguenti possibili ripercussioni sulla salute generale. Oltre a una corretta idratazione, occorre prestare attenzione ai piccoli traumi. Non dimentichiamo che a rischiare di più sono muscoli e articolazioni: i primi a causa delle improvvise ed elevate accelerazioni del corpo non allenato, le seconde per i cambi di direzione e la possibile sofferenza dei legamenti. Per i muscoli, il segnale d’allarme è una forte “fitta”, una “frustata” o uno “schiocco”, in corrispondenza di un muscolo.

In questi casi occorre applicare immediatamente ghiaccio (esiste anche quello spray, disponibile in farmacia) e fermarsi immediatamente. Farmaci di automedicazione ad azione antinfiammatoria e riposo possono aiutare a risolvere prima i problemi. Allo stesso modo, anche in caso di leggeri traumi articolari è fondamentale il riposo, con i medicinali per automedicazione che, oltre a combattere il dolore, possono anche contrastare il gonfiore e l’ematoma che si può formare per lo stravaso di sangue nell’articolazione stessa.

Il tennis va affrontato quindi con una buona preparazione e mai in condizioni di particolare stanchezza. Sul fronte dei possibili traumi dell’apparato muscolo-scheletrico, il tennis mette a rischio il gomito, con quella situazione che viene appunto definita gomito del tennista. Il gomito del tennista o epicondilite laterale una lesione traumatica da sovraccarico in cui il muscolo estensore comune delle dita viene stirato in maniera eccessiva e si infiamma. A volte si tende a sottovalutare questo disturbo perché nelle fasi iniziali il malanno sembra essere di scarsa entità. Il riposo è però fondamentale, meglio se associato a farmaci di automedicazione ad azione antinfiammatoria e antidolorifica.