Contro lo stress da rientro, movimento e alimentazione “giusta”
Solo qualche settimana fa sguazzavamo felici tra le onde del mare o ci addentravamo nei sentieri di montagna, mentre ora siamo tornati alla routine quotidiana del lavoro e della vita in città. Affrontare la realtà non è sempre semplice. In pochi giorni occorre riportare l’orologio biologico “starato” dai tempi rilassati delle vacanze alle consuetudini della vita quotidiana. Bisogna, quindi, modificare di nuovo i ritmi, recuperare abitudini che si erano “dimenticate”, ascoltare di nuovo il richiamo della sveglia che trilla la mattina costringendoci ad attivarci per arrivare in tempo al lavoro o a scuola. E magari, soprattutto i primi giorni, la risposta dell’organismo non è ottimale: ci sentiamo più pigri e stanchi, abbiamo difficoltà a concentrarci, tendiamo a dormire poco e male, lo stomaco ci dà fastidio con bruciore, gonfiore e aerofagia, a fine giornata un fastidioso mal di testa ci fa compagnia. Sia chiaro: tutti questi disturbi sono passeggeri e possono essere controllati con i farmaci di automedicazione, dalle semplici soluzioni contro le difficoltà del sonno fino ai classici antiacidi o gli altri principi attivi che combattono pancia gonfia, sensazione di dilatazione gastrica, mal di testa e tensioni muscolari. Tuttavia, per recuperare i ritmi è importante adottare comportamenti adeguati a fronteggiare la “sindrome da rientro”, fatta appunto di difficoltà a “ritornare nei ranghi” e di un processo di adattamento ai nuovi/vecchi ritmi che, sebbene duri solo qualche giorno (la situazione tende infatti a tornare alla normalità), genera comunque, con intensità diversa da persona a persona, dello stress all’organismo. Due sono soprattutto gli aspetti da non trascurare: la qualità del sonno e l’attività fisica. Vediamo meglio il perché.
- Attenzione al riposo. Se avete alterato di molto l’ora del sonno e di conseguenza i tempi del risveglio, non potete pretendere che l’ipotalamo (una sorta di regolatore centrale dei ritmi del nostro organismo) si adatti immediatamente alle abitudini imposte dalla normalità della vita lavorativa e scolastica. Per cui conviene comunque cercare di recuperare progressivamente orari e ritmi. Per chi in vacanza ha fatto il nottambulo non bisogna imporsi di andare a dormire di colpo ad ore antelucane, ma conviene invece anticipare progressivamente l’ora del riposo. Magari di mezz’ora per sera, curando di trovarsi in condizioni di prendere sonno (niente cena pesante, addio al fumo e alle bibite ricche di caffeina) senza particolari difficoltà. E compatibilmente con il caldo. Piano piano, se la sveglia suona ogni mattina alla stessa ora, si recuperano le ore di sonno fino a tornare ai ritmi normali. Solo non bisogna “imporsi” di dormire se il corpo non vuole saperne. Complice il caldo, specie per chi è rimasto in vacanza in ambienti più freschi, prendere sonno può diventare difficile. In questo caso non ci si deve imporre di rimanere a letto se le palpebre non si chiudono. Meglio una passeggiata all’aperto, per rilassarsi e aiutare il corpo ad acclimatarsi o la lettura di un buon libro. Evitate invece, gli schermi dei dispositivi elettronici che, al contrario, non favoriscono il riposto.
- Movimento regolare e rilassante. Se tornare a casa vi ripropone stress che pensavate dimenticati, meglio ricorrere ad una semplice ginnastica rilassante che può aiutare a mantenere in forma le articolazioni e, per chi ha scelto la vacanza come momento per rimettersi in forma può essere un modo per consolidare i risultati ottenuti. Per combattere la sindrome da rientro non occorre andare necessariamente in palestra, specie per chi non è allenato. Basta, infatti, una stanza silenziosa – e se possibile fresca – della propria abitazione, insieme ovviamente ad un pizzico di concentrazione, che può venire da un sottofondo musicale riposante. Gli esercizi anti-tensione sono semplici e hanno una regola generale: occorre prima di tutto inspirare con il naso ed espirare attraverso la bocca. Per il resto, ecco un esempio alla portata di tutti. Secondo le culture orientali è utile, per sciogliere le tensioni, intrecciare i pollici dietro la schiena con le dita allargate all’esterno. In questa posizione si piega il avanti il tronco, portando contemporaneamente le braccia verso l’alto, curando di fermarsi non appena lo sforzo provoca fastidio. L’importante è che l’esercizio venga effettuato con grande lentezza, per poi essere ripetuto con i pollici incrociati nell’altro senso.
Se i ritmi dell’ufficio inducono tachicardia, ecco pronto un altro semplice esercizio antistress. Si cerca di afferrare le caviglie, con il busto in avanti, si porta in basso il capo e si respira profondamente. Anche in questo caso mai esagerare con lo sforzo. Se la schiena si blocca, non forzate ma scendete fino a dove riuscite: se non avete particolari problemi alla colonna vertebrale, con l’esercizio costante i muscoli della schiena tenderanno a sciogliersi permettendovi una maggiore elasticità di movimento.
Infine, non dimenticate che, per quanto non si possa evitare di tornare alla normalità, al fine di prolungare i benefici delle vacanza, non perdete di vista il vostro benessere. Oltre a mangiare bene e a fare attività fisica regolarmente, ricordatevi che è importante ritagliarsi degli spazi per sé, staccando soprattutto quando il nostro organismo comincia a segnalarci, attraverso la comparsa di piccoli disturbi, l’eccesso di stress e tensioni.
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