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Lo stress “preventivo” del mattino pesa più di quello serale

Lo stress preventivo del mattino pesa piu di quello serale
Stanchezza, irritabilità, ansia, mal di testa, digestione lenta, bruciori di stomaco, insonnia, tensioni muscolari. A volte può comparire la classica “febbre da herpes” sulle labbra e, nelle persone molto agitate, anche il cuore può iniziare ad “accelerare”. Così possono manifestarsi i disturbi da stress.
Se è vero che alcuni sintomi, se passeggeri possono essere gestiti facendo ricorso ai farmaci da banco che possono permettere, all’occorrenza, di controllare un fastidioso mal di testa o di alleviare dolorose tensioni muscolari, è fondamentale ricordarsi che i disturbi legati allo stress non devono mai diventare compagni di viaggio di ogni giorno. Lo stress, che sovente, nell’esperienza quotidiana di molti di noi, trova origine in un eccesso di cose da fare e nella percezione di non riuscire a gestire tutto al meglio e di sentirsi gravati dal peso di mille responsabilità, è un problema anche mentale. Può capitare, infatti, di percepire come stressante ciò che in realtà è normale. La prima regola, si sa è rallentare e modificare il proprio stile di vita: un’alimentazione sana, una regolare attività fisica, una chiacchierata di “lamentele” con gli amici, il ritagliarsi un piccolo spazio per sé che ci aiuti a conquistare un pizzico di distacco dai problemi sono certamente ingredienti in grado di allentare la tensione e recuperare lucidità. Inoltre, e questo è il dato interessante, bisognerebbe evitare di iniziare la giornata con la tensione che ci divora. Lo stress della mattina, anche se può sembrare strano, ci rende molto meno “positivi” rispetto al “pensiero fisso” (sia esso di casa, studio o lavoro) che ci preoccupa, rendendoci meno “pronti” ad affrontare al meglio la giornata. Si tratta di una sorta di “stress preventivo”, che nasce quando, rispetto ad una possibile situazione che ci attende durante la giornata e che ci crea tensione vogliamo prevedere quanto potrebbe accadere: non ne abbiamo nemmeno la certezza, ma ci “consumiamo” nell’attesa di un evento, con la tendenza a “vedere” solo gli aspetti negativi.
Questo atteggiamento potrebbe tuttavia risultare poco salutare per il cervello, che farebbe più fatica ad immagazzinare le informazioni ricevute nel corso della giornata. A lanciare l’allarme è una ricerca pubblicata su Journal of Gerontology Psychological Sciences e coordinata dall’Università statale della Pennsylvania che punta il dito proprio sulla tendenza ad “anticipare” quanto avverrà. Lo studio, molto curioso, si è basato sull’impiego di una App da parte delle persone coinvolte. Nello specifico la App è servita per valutare mattina e sera lo stato emotivo e quindi la predisposizione allo stress, combinando i dati con quelli relativi alla capacità del cervello di incorporare le informazioni. Risultato: se si iniziava ad essere tesi per quanto sarebbe avvenuto nel corso della giornata già la mattina le capacità cerebrali risultavano inficiate, cosa che non avveniva invece quando ci si coricava pensando alla giornata successiva senza tuttavia sentirsi stressati al risveglio. Si dirà: magari in quel caso la tensione si scaricava sulle difficoltà di riposare (non valutate nello studio). Ma prendiamo per buona la lezione della scienza: la mattina, se possibile, meglio guardare con serenità alla giornata che ci aspetta!