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L’alimentazione offre al corpo i mattoni per costruire gli enzimi

L alimentazione offre al corpo i mattoni per costruire gli enzimi
Si parla spesso della necessità che ha il nostro corpo ha di avere a disposizione una giusta dose di sostanze anti-ossidanti. Il motivo? Deve difendersi appunto dall’ossidazione e cioè quel processo che invecchia e altera il funzionamento delle cellule. Secondo gli studi più recenti il primo meccanismo difensivo che ha il nostro copro è rappresentato dagli enzimi, particolari proteine che agevolano la pulizia delle cellule. Ma attenzione: queste speciali proteine hanno bisogno per formarsi degli aminoacidi essenziali, piccoli mattoncini che formano la catena proteica ma che il corpo non è in grado di “fabbricare” da se e che, quindi, debbono arrivare dalla dieta.
Per cui occorre scegliere cibi che contengono proteine ad elevato valore biologico, in grado cioè di fornire gli aminoacidi necessari alla formazione degli enzimi. Il massimo, in questo senso, è l’uovo. Ma non bisogna esagerare: due – tre uova alla settimana sono più che sufficienti. Semmai si può integrare con latte e derivati. Tra i vegetali, invece, solo la soia assicura proteine di “buona qualità”. Chi vuole  legumi e cereali deve però mangiarli nello stesso pasto, perché insieme riescono a fornire un cocktail proteico utile.
C’è però un altro parametro da non sottovalutare. Accade che una persona, pur mangiando la giusta quantità di proteine da fonti alimentari differenti, ne assimili meno, anche con riferimento a quelle derivanti dalla carne. Ad esempio, una carne cruda è più difficile da digerire e assimilare di una cotta mentre il prosciutto cotto, infatti indicato come alimento per i convalescenti, è più digeribile  e assimilabile. In ogni caso per migliorare l’assorbimento e quindi la disponibilità di proteine basta associare alla carne la frutta. Ovviamente in sequenza.
Ci sono, infine, frutti che contengono proteasi vegetali, enzimi in grado di scindere le proteine e quindi di farle assorbire meglio. Ad esempio le mele, le arance, l’ananas, la papaia.