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Come viaggiare in sicurezza e prevenire le malattie durante i viaggi

Come viaggiare in sicurezza e prevenire le malattie durante i viaggi

a firma di Federico Mereta

Le valigie sono pronte. Il biglietto è preso. Il viaggio è organizzato. Ci apprestiamo a visitare luoghi nuovi, lontani o vicini che siano. Ma avete pensato anche all’importanza del vostro benessere, per godere appieno della vacanza? E soprattutto, se la meta sul mappamondo si localizza in zone come Africa, sud-est dell’Asia, America Latina, avete riflettuto sull’importanza di proteggervi al meglio con le vaccinazioni e le profilassi mirate per i singoli Paesi?

Prima di partire sarebbe sempre importante parlare con il medico su cosa è necessario fare in base alla meta, informandosi presso gli ambulatori dedicati ai viaggi presso la Asl o sui siti web del Ministero della Salute o dell’OMS, ricordando che esiste sempre Covid-19. Ma ecco, in termini generali, qualche consiglio utile.

Vaccinazione e profilassi

Il percorso di prevenzione, sia chiaro, deve iniziare ben prima della partenza per il viaggio. Ed occorre “studiare”, per sapere come proteggersi in base alla meta oltre che sulla scorta dello stato di salute del singolo, del tipo di viaggio e della durata della permanenza. Il tutto ricordando di essere protetti con i vaccini “classici” come tetano, parotite, pertosse e simili. In termini generali, è consigliabile informarsi su siti dedicati visto che teoricamente può essere richiesto un certificato di avvenuta vaccinazione al momento dell’arrivo, oppure, in certe nazioni si richiede un certificato di vaccinazione valido anche solo se si passa in aeroporto

Tante sono le patologie nei confronti delle quali sarebbe importante preservarsi, in base alla meta della vacanza. Qualche esempio? Epatite A, febbre gialla, febbre tifoide, meningite meningococcica. Oltre ovviamente alla profilassi farmacologica per la malaria, quando questa viene indicata.

Per l’epatite A, ad esempio, occorre ricordare che sarebbe importante proteggersi se si prevedono soggiorni dove i livelli igienico-sanitari sono particolarmente bassi. 

Per l’epatite B, se non si è già vaccinati, la prevenzione vaccinale è raccomandata in Paesi o zone a rischio, come Africa e Asia. 

Per la febbre gialla il vaccino è raccomandato per chi si reca nelle aree dell’Africa centrale, occidentale e orientale e del Sud America. 

Per la febbre tifoide è utile proteggersi se si va in zone endemiche, specie se la vacanza si prolunga. 

Per la meningite da meningococco, va ricordato che esiste un’area nell’Africa, chiamata appunto “meningitis belt”, in cui è ancora più importante proteggersi. 

Infine, per la malaria la profilassi farmacologica è basilare se si va in aree a rischio. 

Per ogni Paese situato in zone endemiche è raccomandata una chemioprofilassi specifica, in base alle specie e al livello di farmacoresistenza dei parassiti presenti.

Quali farmaci portarsi in viaggio

I farmaci da banco rappresentano un elemento chiave per il benessere in vacanza e consentono di affrontare al meglio i piccoli disturbi che possono presentarsi quando ci si trova al mare, in montagna o anche in città d’arte. Malesseri passeggeri come mal di testa, nausea, vomito, raffreddore, pancia gonfia, stitichezza e/o diarrea possono essere trattati con l’impiego dei farmaci di automedicazione.

L’impiego di questi medicinali, estremamente sicuri, è indicato per i disturbi lievi, ricordando che l’uso dei non va protratto oltre quanto stabilito dal foglietto illustrativo e, se il disturbo non si risolve entro 3-4 giorni, è bene rivolgersi ad un medico. Altrettanto importante è non usare il passaparola ma è preferibile rivolgersi al farmacista, sempre disponibile anche nei luoghi di vacanza.

All’estero ci sono gli stessi farmaci che in Italia?

All’estero non sempre si trovano gli stessi farmaci di automedicazione a cui si è abituati; è pertanto opportuno conoscere il nome del principio attivo per trovare un farmaco analogo o, ancor meglio, portare con sé i farmaci cui siamo abituati e di cui potremmo aver bisogno per curare lievi disturbi. Pronti quindi a predisporre il kit per una vacanza più serena? Oltre a mettere in valigia i medicinali che assumete regolarmente prescritti dal medico, come ad esempio farmaci per il diabete o l’ipertensione, ecco cosa non dovete dimenticare:

  • Antidolorifici/antinfiammatori e antipiretici
  • Creme e pomate contro le irritazioni della pelle e l’eritema solare
  • Antisettici del cavo orale per la gola
  • Farmaci contro la cattiva digestione (antiacidi e procinetici)
  • Lassativi
  • Melatonina e altri prodotti contro il jet-lag
  • Kit del pronto soccorso (disinfettanti, garze sterili e cerotti)
  • Farmaci per il trattamento della diarrea

Indicazioni igienico-comportamentali all’estero

Soprattutto all’estero, quanto più la meta è esotica, attenzione all’igiene degli alimenti oltre che alle punture d’insetto. Sono queste le due norme basilari per ridurre i rischi che la vacanza porti a passare sul bagno diversi giorni, magari per una diarrea da viaggiatore, e che a causa di punture di zanzara e (non solo) si possano contrarre infezioni.

Leggi anche: Morso di vipera: cosa sapere e cosa non si deve fare

Ribadito che la profilassi va sempre fatta, caso per caso e in base alla meta, particolare attenzione deve essere prestata a tavola e quando si consumano cibi e bevande. La diarrea del viaggiatore, ad esempio, si previene evitando di mangiare frutta con la buccia e verdura cruda, oltre che non consumando acqua che non venga da una bottiglia confezionata. Contro la salmonellosi conviene sempre consumare alimenti cotti e confezionati con cura

Riportiamo comunque, sulla scorta delle indicazioni dell’OMS, alcune regole che sono utili sempre e comunque. 

  • Consumare alimenti trattati per renderli sicuri (lavare bene l’insalata, consumare latte pastorizzato e pollame fresco o congelato). 
  • Cuocere i cibi a fondo e consumarli subito, evitando di avvicinare cibi cotti e crudi (i germi del crudo possono svilupparsi nel cotto, ad esempio con la carne di pollo cruda). 
  • Lavarsi le mani spesso. 

Sul fronte del rischio malaria e di puntura di zanzare, occorre usare prodotti repellenti per gli insetti, evitare di uscire la sera con braccia o gambe scoperte, specie se con abiti chiari, scegliere hotel con aria condizionata e zanzariere alle finestre. 

Cosa fare se si sta male durante i viaggi internazionali

Come segnala il sito del Ministero della Salute, esistono diverse possibili situazioni. Tra i Paesi dell’Unione Europea ci sono rapporti che consentono l’eventuale cura in caso di bisogno senza particolari problemi. Qualcosa di simile si verifica nelle nazioni che hanno stipulato particolari convenzioni con l’Italia. Tuttavia, “nella maggior parte dei Paesi non è prevista alcuna forma di tutela da parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in caso di temporaneo soggiorno per turismo”, si legge sul sito del Ministero della Salute. Per questo occorre prepararsi prima della partenza, cercando di comprendere quali rapporti per l’assistenza sanitaria esistono tra l’Italia e il Pase in cui si va per turismo. Inoltre, visto che non ci sono particolari tutele in molte nazioni, il consiglio è di “provvedere” – prima della partenza – alla stipula di un’assicurazione sanitaria privata.