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Sforzatevi (con giudizio) se siete “geneticamente” pigri!

Sforzatevi con giudizio se siete geneticamente pigri
Le feste di fine anno hanno lasciato strascichi sulla vostra pancetta e hanno nascosto impietosamente i muscoli che avevate costruito con l’attività fisica regolare? E’ il momento di reagire, senza strafare ma con la giusta ostinazione per ottenere i risultati migliori dal movimento e magari eliminare qualche chilo di troppo. Attenzione però! E su due fronti, uno fisico e l’altro genetico.
Partiamo da quest’ultimo. Per chi  non ama muoversi e si lascia andare alla sindrome da divano, risparmiando addirittura sui passi per non stancarsi troppo, una risposta all’apparente (e reale!) eccesso di pigrizia potrebbe venire proprio dal patrimonio genetico. Esisterebbero, infatti, veri e propri geni che si correlano con la pigrizia. A lanciare questa ipotesi, che può suonare anche un po’ come la scusa perfetta per evitare di fare esercizio fisico, è una ricerca condotta addirittura alla prestigiosa Università di Oxford che è arrivata a dimostrare come poco meno del 20 per cento delle differenze nella passione (o meno) per l’attività fisica sarebbe scritto nel Dna di ognuno. A dar notizia di questa correlazione che permette di “scusare” chi proprio non vuol saperne di palestre, piscine, jogging o più semplicemente di camminare è uno studio che ha preso in esame oltre 90.000 persone, apparso su Nature Communications.  In pratica i ricercatori hanno esaminato non solo l’attività fisica attraverso un dispositivo indossabile, ma hanno poi confrontato i dati emersi con quelli derivanti da una grande banca dati di informazioni genetiche, la Uk Biobank. Si è arrivati a capire che esisterebbero delle precise aree del Dna che regolano anche la nostra attività fisica, in senso positivo o negativo. Sarebbero in tutto 14. In base alla costituzione genetica, quindi, si sarebbe più o meno pronti allo sforzo. Per chi presenta questa costituzione scritta nel Dna, quindi, puntare sull’attività fisica regolare può diventare più difficile.
Ma la genetica non deve diventare un alibi. Al contrario, bisogna vincere la pigrizia e darsi da fare, ricordando che in questo periodo, anche per il clima non proprio propizio per le attività all’aria aperta, non bisogna esagerare con gli sforzi e soprattutto pretendere di avere risultati immediati senza un adeguato piano di allenamento. Altrimenti, ed entriamo nel secondo argomento, c’è il rischio che il corpo non risponda a dovere agli stimoli dello sforzo. Risultato? Aumenta il rischio di piccoli traumi, dalla contrattura muscolare fino ai problemi delle articolazioni o al dolore che segue un movimento sbagliato.
In questi casi, siate pigri o meno, un aiuto può venire dai vecchi rimedi come il ghiaccio e dai farmaci di automedicazione, da impiegare con grande attenzione in base all’origine del problema. Se ci sono dolori ed infiammazione, ad esempio, bisogna lasciare spazio ai Fans (antinfiammatori non steroidei), che possono essere utilizzati in diversi modi, sia localmente che per via generale. In caso di problemi muscolari come le contratture invece bisogna puntare sui medicinali che consentono di “rilassare” il muscolo. Insomma, l’automedicazione responsabile è lo strumento più valido per far fronte ai piccoli problemi che si verificano quando si “richiede” troppo all’organismo in termini di attività fisica. L’importante, in ogni caso, è muoversi e farlo rispettando le proprie caratteristiche ed esigenze fisiche. L’attività fisica regolare fa bene a tutte le età non solo per l’estetica, ma anche per la salute di cuore polmoni, articolazioni, muscoli e il controllo del peso e del metabolismo. La genetica, quindi, non deve diventare una scusa!